L’omone da un lato, il cittadino onorario dall’altro, accomunati dal segno che hanno lasciato nell’ultima stagione di Spezia e Carrarese, subentrando a campionato in corso e centrando due obiettivi insperati. Luca D’Angelo è stato l’artefice di una salvezza che sembrava impossibile da centrare, Antonio Calabro il protagonista di una promozione storica e attesa per lunghi 76 anni. D’Angelo muove i primi passi in panchina nel 2010, in Serie D, con il Rimini, ottenendo subito la promozione in Serie C. Quindi allena Alessandria, Fidelis Andria, Bassano e Caserta. Nel 2018, il passaggio al Pisa e l’immediata promozione in Serie B, prima di sfiorare l'impresa nel 2021/2022, sconfitto solamente nella finale playoff con il Monza. Come una promozione, il ritorno sulla panchina dei toscani dopo una breve separazione, per condurre la squadra dall’ultimo posto a sole due lunghezze dai playoff, dopo una striscia di 14 risultati utili consecutivi. Quindi la chiamata al capezzale dello Spezia, terzultimo in B, e una salvezza ottenuta all’ultimo respiro, che resterà nella memoria dei tifosi. Calabro inizia la sua carriera di allenatore vincendo il campionato di Eccellenza pugliese prima con il Gallipoli e poi con la Virtus Francavilla, con la quale conquista le promozioni in Serie D e in Lega Pro, fino a sfiorare la Serie B. Cadetti che Calabro raggiunge comunque, nel 2017/2018, traghettando il Carpi fuori dalle sabbie mobili. Quindi ancora Lega Pro con Viterbese, Catanzaro e nuovamente Francavilla, prima di approdare nello scorso gennaio a Carrara, con la missione di lottare per la promozione. Tredici risultati utili consecutivi valgono il terzo posto di regular season, ma il capolavoro arriva ai playoff, con la Carrarese che elimina, una dopo l’altra, Perugia, Juventus Next Gen, Benevento e Vicenza, in una finale che spalanca ai marmiferi le porte della Serie B dopo oltre tre quarti di secolo. Un risultato che vale al tecnico la cittadinanza onoraria e il titolo di carrarino acquisito.
CalcioD'Angelo e Calabro, imprese parallele Dalla gavetta all'approdo in Serie B