Ricordi in bianco e nero. Saranno quelli che sfileranno nella mente di Mattia De Sciglio oggi al Castellani dove l’Empoli ospiterà la Juventus nel match valido per la quarta giornata di Serie A. Se in estate Roberto Gemmi ha deciso di portarlo alla corte del nuovo tecnico Roberto D’Aversa per garantire «esperienza ed equilibrio» all’interno di un gruppo giovane come da tradizione, oltre che per la sua «capacità di ricoprire più ruoli», come ha sottolineato lo stesso direttore sportivo a fine mercato, tutte queste qualità il 31enne terzino milanese le ha infatti affinate proprio con i bianconeri dai quali è arrivato in prestito. Alla Juve per lui 117 partite in tutte le competizioni (con due gol all’attivo) tra il 2017 e il 2024, con in mezzo la parentesi temporanea al Lione in Ligue 1 nella stagione 2020-21 e alcuni infortuni, che non gli hanno comunque impedito di arricchire il suo palmarès con tre scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Ex nazionale (40 presenze nell’Italia) e fedelissimo di Massimiliano Allegri, con cui aveva già giocato da giovanissimo al Milan e vinto due Supercoppe italiane, dopo l’addio del suo mentore e l’arrivo di Thiago Motta è finito fuori dal progetto juventino e l’Empoli ha colto l’occasione. Così come ha fatto lo stesso De Sciglio che ha scelto l’azzurro per ripartire e, perché no, magari per prendersi una piccola rivincita nei confronti di chi ha deciso di non puntare più su di lui. Già, perché dopo aver sudato per ritrovare la migliore condizione, il difensore è ora pronto a fare il suo debutto nell’Empoli. E la sfida contro la “sua” Juve sembra proprio l’occasione perfetta.
CalcioDe Sciglio, ricordi in bianco e nero