MICHELE BUFALINO
Calcio

E’ la sfida Maran-Inzaghi

Come arrivano a questo match e che cosa chiedono da questa stagione. L’analisi

E’ la sfida Maran-Inzaghi

Come arrivano a questo match e che cosa chiedono da questa stagione. L’analisi

Una sfida dentro e fuori dal campo per due allenatori rivelatisi anche due psicologi. Rolando Maran e Filippo Inzaghi infatti hanno entrambi riportato grande entusiasmo nei rispettivi ambienti, arrivando a catalizzare l’affetto di giocatori e tifosi con il loro lavoro dopo aver anche trascorso alcuni anni difficili. Partiamo proprio dal tecnico del Pisa. Inzaghi infatti è approdato in Toscana dopo tre stagioni molto sfortunate. Dopo il biennio di Benevento con la conseguente promozione in Serie A e la retrocessione in Serie B all’ultimo tuffo nella stagione successiva, per l’ex campione del Mondo ci fu proprio un’esperienza a Brescia finita male. In corsa per i playoff Inzaghi venne esonerato a sette giornate dal termine della stagione. Non andò meglio nel 2022-23, con l’obiettivo centrato dei playoff, ma una società rivelatasi problematica a Reggio Calabria, che portò al fallimento la Reggina. In cerca di un progetto Inzaghi approdò a Salerno, ma lo scorso anno arrivò un altro esonero. A Pisa, già arrivato in un paio di occasione a sfiorarsi, l’ex Milan ha ricostruito alla base lo spogliatoio. Un rapporto con i giocatori che non si è limitato a quello del semplice allenatore, ma quasi come compagno aggiunto fuori dal terreno di gioco. Spesso Inzaghi ha telefonato agli stessi calciatori in sede di mercato per sondare il terreno sul possibile approdo a Pisa ma, cosa più importante, ha ridato fiducia al gruppo squadra dello scorso anno.

Finora il suo merito è anche quello di aver puntato sul gruppo storico, presentandosi già dalle prime conferenze stampa dichiarando quanto il gruppo fosse già forte l’anno precedente. Lavorando di gamba e di testa, ha convinto i calciatori a credere in sé stessi, senza ergersi su un piedistallo, ma mettendosi allo stesso piano dei giocatori. Così ha fatto anche Rolando Maran a Brescia. Il tecnico originario di Trento, dopo due passaggi a vuoto a Cagliari e al Genoa, ha atteso due anni per tornare su una panchina, quella del Pisa. Nel 2022-23 però la partenza fu un disastro con sei partite senza vittorie, unite al suo record negativo già ereditato dalle gestioni in Sardegna e in Liguria. Così arrivò l’esonero, pagando anche una lunga assenza dal campionato Cadetto che risaliva ai buoni risultati con il Varese dieci anni prima. Così Rolando Maran, dopo un’altra stagione di attesa, è tornato a Brescia. Lo scorso anno, in soli tre mesi, ha portato le Rondinelle dal quindicesimo al settimo posto in classifica, in piena zona playoff, con un ruolino di marcia di 25 punti in 16 partite e solo tre sconfitte subite con le prime della classe, ricostruendo una mentalità di spogliatoio che sembrava perduta.

Davvero una rivincita per l’allenatore che nelle ultime avventure in panchina aveva subito tre esoneri. Quest’anno Maran sta facendo il bis, raggiungendo ancora una volta contro i pronostici di inizio stagione, il secondo posto della classifica.