Tre allenatori cambiati, il primo gol segnato alla sesta giornata, il miglior marcatore del campionato Niang arrivato solamente a gennaio 2024: insomma, non si può dire che l'ultima stagione dell'Empoli sia stata tranquilla. Anzi, la salvezza è arrivata davvero all'ultimo chilometro, grazie a incastri favorevoli anche dagli altri campi. Si riparte dai 36 punti ottenuti per provare quantomeno a mantenere la categoria. Peggior attacco, 29 gol segnati, seconda peggior squadra per Gol Attesi (39.95, ultima la disastrosa Salernitana), terza peggior squadra per tiri verso la porta a partita (11): insomma, è fin troppo facile ricondurre la stagione difficilissima dei toscani a una cronica difficoltà nel rendersi pericolosi. Ci è voluto Niang, ripescato nel mercato invernale, per dare linfa vitale a un reparto che si stava aggrovigliando su se stesso. Tre allenatori lungo il percorso, da Paolo Zanetti silurato dopo il tremendo 0-7 all'Olimpico contro la Roma, passando per il vecchio maestro Andreazzoli che pure lui nulla ha potuto; infine, l'ancora di salvataggio, il talismano di tante salvezze, quel Davide Nicola che ora è al Cagliari assieme a Luperto, difensore che rischia di lasciare una voragine al centro della retroguardia empolese. Con quest'ultimo tecnico un record notevole tutto sommato: 6 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte, roba da campionato tranquillo e non con l'acqua alla gola. Va detto però che l'Empoli pur avendo concluso diciassettesimo, salvo per un pelo, letteralmente per un punto davanti al Frosinone, si è tolto delle ottime soddisfazioni togliendo punti preziosi alle big. Impossibile dimenticare il percorso netto contro il Napoli campione d'Italia, due vittorie su due e nessun gol subito, incredibile: 1-0 al Maradona (Kovalenko), 1-0 al Castellani (Cerri). E anche la Juventus di fatto diede il via alla sua serie negativa pareggiando in casa contro l'Empoli in quello che fu l'ultimo gol di Tommaso Baldanzi, ceduto di lì a pochi giorni alla Roma: un 1-1 che visto a posteriori è stato decisivo per la salvezza dei toscani, spesso in difficoltà contro le rivali dirette per non retrocedere. Un punto con Lecce e Frosinone, due pareggi con l'Udinese, ma forse il momento della svolta rappresentato dal 3-2 di Niang al Torino, al 94', a 7 turni dal termine, dopo che i granata avevano appena raggiunto il pari. Sempre con Nicola in panchina, garanzia di salvezza.
CalcioEmpoli, i postumi di una salvezza all'ultimo respiro