Empoli imbattuto e 4 punti d'oro per salvarsi. Fiorentina distratta e poco incisiva davanti

Precedenti / Nella passata stagione il derby vide prevalere gli azzurri in momenti-chiave dell'anno

Zurkowski e Beltran durante la sfida del Castellani

Zurkowski e Beltran durante la sfida del Castellani

Quattro punti a uno che visti a posteriori sono stati fondamentali per la salvezza dell'Empoli. Fiorentina a bocca asciutta di vittorie nel derby della passata stagione, una dolorosa sconfitta al Franchi e un pareggio al Castellani il bilancio dell'ultimo campionato di Serie A tra queste due squadre. Un gol per tempo. Il 23 ottobre del 2023 la sfida d'andata ed è un colpo davvero a sorpresa per un Empoli che fin lì aveva segnato in campionato appena una volta in otto giornate, cambiando subito l'allenatore da Zanetti ad Andreazzoli: ruolino di marcia davvero scadente per gli azzurri che nel giro di 90 minuti ripescano tutte le certezze smarrite fin lì, a danno di una Fiorentina sfasata e imprecisa. Per l'Empoli un gol per tempo, di Caputo nei primi 45' e nella ripresa del neo-entrato Gyasi. Partita vivace fin dall'inizio con occasioni da ambo le parti, gli sprechi sono netti e i portieri graziati in più di un'occasione: Luperto salva su Nico Gonzalez con la collaborazione di Berisha, dall'altra parte Caputo non sbaglia ben servito da Grassi. Doccia fredda per i padroni di casa che rischiano di crollare nel recupero del primo tempo: errore di Kayode e break empolese immediato, cross di Cancellieri per Caputo che raddoppia con una girata sul primo palo. Tutto inutile perché dopo consulto con il Var si vede che l'attaccante pugliese aveva colpito la sfera con il braccio destro. Poco male perché nella ripresa l'Empoli segna comunque il raddoppio nel finale con Gyasi, servito da un instancabile Cambiaghi. Poche le occasioni create dalla Fiorentina prima e dopo il 2-0 ospite, anzi nel finale Destro sfiora addirittura il tris ma calcia fuori da pochi passi. Classica giornata storta comunque per i viola. Nella sfida di ritorno, il 18 febbraio, l'Empoli è nel pieno della cura-rigenerante di Nicola, terzo allenatore della stagione. La salvezza sembra ancora lontana, ma punto dopo punto gli azzurri provano a risalire e alla fine, come sappiamo, riusciranno all'ultima giornata a rimanere in Serie A. Al Castellani quel giorno la Fiorentina è molto più reattiva rispetto alla gara d'andata e va in vantaggio nel primo tempo con Beltran. Pizzico di fortuna per i viola che approfittano della provvisoria inferiorità numerica dell'Empoli con Grassi fuori causa per un guaio muscolare e sostituito subito dopo il gol da Marin. Un altro cambio molto più decisivo è quello operato da Nicola dopo l'intervallo; panchina per l'evanescente e ammonito Gyasi e dentro Mbaye Niang, acquisto del mercato invernale e fondamentale nella volata salvezza. Quando Faraoni trattiene per la maglia Cancellieri (altro subentrato) in area l'arbitro Pairetto non ha dubbi e decreta il rigore, trasformato proprio da Niang che spiazza Terracciano. Le squadre poi sembrano quasi accontentarsi e le uniche notizie degne di nota riguardano la girandola di sostituzioni effettuata dagli allenatori che però non sortisce praticamente nulla. L’Empoli va più vicino al vantaggio con una sassata dai 30 metri di Marin, mentre nella Fiorentina è Sottil quello che si mette maggiormente in mostra. Punto d'oro per i padroni di casa visto a posteriori in uno degli ultimi risultati positivi della stagione.