
Robin Gosens, 30 anni, autore del gol vittoria contro il Lecce
Raffaele Palladino ha visto una Fiorentina «in crescita» nell'ultimo match di campionato perso 2-1 a Napoli, ma i numeri delle ultime settimane minano in qualche modo il suo ottimismo in vista della sfida casalinga contro la Juventus (quarta a +7 sui viola), la più sentita dai tifosi e probabilmente una sorta di "ultima spiaggia" per restare agganciati alla zona Europa. Se è vero infatti che la squadra ha mostrato carattere restando in partita fino alla fine contro una candidata allo scudetto, che Gudmundsson è tornato al gol e che segnali positivi sono arrivati proprio da due ex bianconeri come Fagioli e Kean (con il primo che ha messo in mostra tutte le sue qualità e il secondo che ha confermato di aver ormai superato le scorie del trauma cranico rimediato a Verona), non va però dimenticato che a tenere in bilico il risultato sono state soprattutto le parate di De Gea e che nelle ultime cinque gare di Serie A sono stati raccolti appena tre punti (quattro i ko). Per non perdere definitivamente contatto dalle prime posizioni e approfittare dello scontro diretto tra Bologna e Lazio, la Fiorentina è obbligata a battere una Juventus traumatizzata dal 4-0 incassato dall'Atalanta allo Stadium e con un Thiago Motta mai così in discussione, ma che proprio per questo sarà agguerrita e decisa a rialzarsi. Dalla parte dei viola almeno il fattore Franchi, dove sono arrivati 10 dei 13 punti raccolti nelle 11 sfide di campionato disputate in questo 2025 fin qui nero (vittorie contro Genoa, Inter e Lecce; pareggio con il Torino e sconfitte contro Napoli e Como). Dopo il ko del Maradona il direttore sportivo Daniele Pradè, a nome della società, si è schierato dalla parte del tecnico e di certo i tifosi non faranno mancare il proprio supporto alla Fiorentina nella sfida più attesa: sta ora alla squadra, a meno di tre mesi dal 2-2 del match di andata giocato il 29 dicembre a Torino, dimostrare di essere ancora viva e pronta a seguire Palladino.