Le ambizioni di risalita dopo un inizio difficile

Lo Spezia ha pagato finora più del previsto l’adattamento alla nuova categoria. Ma la rosa a disposizione di mister Alvini non è da ultimi posti in classifica.

Le ambizioni di risalita dopo un inizio difficile

Le ambizioni di risalita dopo un inizio difficile

Il cammino di una retrocessa, soprattutto quando il club passa dalla serie maggiore ai cadetti, non è mai facile. Sia che abbia l’intenzione, legittima, di risalire nei piani alti, sia che intenda semplicemente godersi un campionato di assoluta tranquillità, per ricaricare le pile e pianificare balzi successivi. Spesso, l’adattamento alla nuova diversa categoria, il cambiamento di diversi elementi della rosa e il malumore trascinato dai tifosi nell’ambiente – delusi per le sorti della stagione precedente – compongono un mix negativo che può influire e non poco sul presente. Superare questi elementi o banalmente bypassarli è decisamente necessario, per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati. Nel caso dello Spezia, si è parlato fin dall’inizio di ambizioni di promozione, magari non al primo tentativo, ma sicuramente i desideri di una stagione di vertice sono nelle corde del team di Alvini e nel sogno della famiglia Platek. Al di là di una posizione attualmente al di sotto delle aspettative, certamente la possibilità di disputare ancora i trequarti del percorso, rende la situazione più rosea. Prima o poi termineranno i deficit nella disponibilità, il tecnico avrà finalmente l’occasione di mettere in campo la formazione migliore. Il rientro degli infortunati – che si sono concentrati non solo in un reparto, ma in uno specifico ruolo di quel reparto (la difesa) – e la piena forma di tanti giocatori ad oggi non in perfetta condizione, garantiranno ad Alvini di esprimere appieno le proprie idee. Delle quattro di testa, tre sono state già affrontate dagli aquilotti, tutte in esterna. Una sconfitta netta a Catanzaro dopo un rigore sbagliato sullo 0-0, una immeritata con il Venezia, una vittoria sfumata in assoluto extremis con il Palermo. Poi toccherà sfidare il Parma. Accadrà, però, con un gruppo che avrà acquisito sempre più una sua identità. A quel punto gli equilibri potrebbero essere già cambiati anche nelle posizioni che contano, perché lo Spezia ha rosa, qualità, intenzioni e progetti che valgono per inserirsi tra i team già nominati, per un’avventura da primattore. Sono tutti da dimostrare sul campo, almeno fino in fondo, quello sì, ma il rinnovato Picco, che sta prendendo forma ed accoglie finalmente i tifosi spezzini – dopo l’esilio a Cesena – saprà fare la differenza, accompagnando le gesta ed esaltando i valori.

Marco Magi