Senza il gioiello che nella giornata precedente – il derby della Madonnina – aveva fatto scoccare l’amore tra Marcus Thuram e gli interisti, probabilmente, il bellissimo siglato da Federico Dimarco contro l’Empoli sarebbe stato votato come miglior del mese di settembre 2023, in Serie A. Un colpo al volo di sinistro, dritto all’incrocio e imparabile per Etrit Berisha che ha sancito lo 0-1 dell’ultima sfida al Castellani tra le due squadre. Per i padroni di casa, alla quinta giornata della scorsa stagione, la situazione era ben più complessa di quella attuale, che ha visto un avvio da record da parte dei ragazzi di Roberto D’Aversa. Un anno fa, in panchina era appena arrivato Aurelio Andreazzoli, subentrato a Paolo Zanetti dopo quattro sconfitte in altrettante uscite, tra le quali anche il durissimo 7-0 rimediato allo Stadio Olimpico, di fronte alla Roma di José Mourinho. Contro i futuri campioni d’Italia, come da pronostico, sarebbe arrivata la quinta sconfitta, ma anche i primi segnali di quella compattezza che, con mister Davide Nicola, avrebbe poi regalato al club della famiglia Corsi una storica salvezza. Il dominio dell’Inter, in termini statistici, è totale, con 23 tiri ed il 61% di possesso palla. L’Empoli dal canto suo tiene botta col blocco basso, ma stenta nelle ripartenze ed è costretta a vivere in affanno l’intero match, complice – non a caso – un Dimarco ispirato sin dalla prima frazione. La prima occasione da rete, in realtà, è di Matteo Darmian, che colpisce a botta sicura di testa, ma si vede negare il gol da un salvataggio sulla linea di Ardian Ismajli. Al minuto 11’, però, si accende per la prima volta proprio l’esterno di sinistra, che impegna l’estremo difensore di casa con una conclusione di sinistro verso l’angolo basso. Più tardi, ancora una volta, il terzino milanese scambia con Hakan Calhanoglu che serve l’assist sulla testa di Thuram, il cui gol viene annullato per fuorigioco. L’Empoli resiste con orgoglio, ma il momento chiave arriva appena cinque minuti il rientro dagli spogliatoi. È proprio Dimarco, infatti, a guadagnarsi il corner da cui nasce il suo gol da cineteca. La respinta di Filippo Ranocchia finisce sul suo piede preferito, per una rete che lascia a bocca aperta lo stadio e – di fatto – chiude la contesa. «Dovevamo essere più cattivi nello sbloccare la partita ed evitare tensioni», dirà Simone Inzaghi nel post-partita, riferendosi soprattutto alle difficoltà in manovra viste nel primo tempo. L’unico vero pericolo corso dagli ospiti, però, arriverà proprio dopo il vantaggio, al minuto 66’, quando la punizione di Ranocchia obbliga Yann Sommer un bel tuffo sulla sua sinistra. Nelle battute finali, la palla del potenziale pareggio è sui piedi Matteo Cancellieri, che calcia in pochissimo tempo dall’interno dell’area, mandando la sfera sul fondo. Si consumano così le residue speranze per l’Empoli, che in campionato ha non batte l’Inter in casa da ben nove partite (8 sconfitte, 1 pareggio). Una ferita, peraltro, inferta proprio da Dimarco, che da ex – aveva vestito la maglia dei toscani in Serie A nella stagione 2016-17 – segnerà anche nel match di ritorno a San Siro.
CalcioL’eurogol dell’ex Dimarco per l’ultima vittoria dei nerazzurri