ANDREA GUIDA
Calcio

Mandragora porta qualità. E Barak si scopre jolly

Viaggio fra i giocatori rimasti in viola e che puntano a ritrovare spazi decisivi. Curiosità anche per la nuova posizione di Dodo: più attaccante che difensore.

Rolando Mandragora

Rolando Mandragora

Arriva la nuova stagione e gli occhi di tutti sono ovviamente puntati sui volti nuovi. Come si comporterà Pongracic in difesa? Kean riuscirà a far dimenticare Vlahovic? Tutte domande lecite alle quali il tempo e il campo daranno risposta. Non vanno però dimenticati quei calciatori che in viola ci sono rimasti, vogliosi di prendersi la luce dei riflettori e chiamati ad un salto di qualità. Il primo fra tutti è sicuramente Dodo, uno dei difensori più pagati nella storia della Fiorentina e che finora ha convinto a metà. L’anno scorso tanta sfortuna per il brasiliano, costretto a stare fuori dai giochi per diversi mesi per quell’infortunio al ginocchio. Un potenziale ancora inespresso. Per la sua qualità deve e può fare meglio. Quest’anno Palladino gli affida la fascia destra.

Da lui ci si attende più assist (non a caso con Kean ha fatto una scommessa in merito) ma anche qualche gol in più, visto che giocherà in posizione più avanzata. A proposito di difensori, in questa speciale lista non può che rientrare Lucas Martinez Quarta. L’argentino in questi anni è stato sinonimo di incertezza. Meno amnesie, meno sgroppate da centravanti e più sostanza in difesa deve essere il diktat di questa stagione nell’inedita difesa a tre. E poi c’è Rolando Mandragora, uno di quei calciatori "silenziosi".

Un giocatore che non ti ruba l’occhio ma che il suo compito lo porta sempre a termine. Di quelli che sanno il fatto loro e sul quale un allenatore può sempre contare. Il centrocampo viola riparte proprio dalla sua costanza. L’anno scorso 50 presenze complessive con 5 gol e 4 assist. Un buon bottino che dovrà essere riconfermato, magari con qualche passaggio vincente in più che non guasterebbe. Se per Mandragora la parola d’ordine è conferma, rilancio è quella di Antonin Barak. L’anno scorso i problemi di salute lo hanno condizionato non poco.

Nelle prime uscite in amichevole Palladino lo ha provato come mediano, ma con scarsi risultati. Riproporlo come seconda punta nel 3-4-2-1 potrebbe invece rivitalizzarlo, ma dovrà essere bravo a sfruttare le chance che gli verranno concesse.