SAVERIO BARGAGNA
Calcio

Quel sinonimo di "guai". Bestia nera? Tanti perché

Fra match disastrosi, partite spartiacque sbagliate e polemiche arbitrali. Una giovanissima rivalità ben "giustificata". Ma non sempre è andata male.

Quel sinonimo di "guai". Bestia nera? Tanti perché

Quel sinonimo di "guai". Bestia nera? Tanti perché

Che lo dica la storia è fuor di dubbio: il Cittadella è la vera "bestia nera" del Pisa. Che non si possa fare nulla per cambiare questo "dato di fatto" è ben altra cosa. Non è che sia scritto con pennarello indelebile nel Destino che le vicende del calcio pisano-patavino debbano sempre andare a finire male per i nostri colori.

Certo è che i ripetuti episodi sfortunati con il Cittadella hanno dato vita ad una rivalità sportiva giovanissima considerata la storia secolare del Sporting Club. Il Cittadella si è affacciato sul prato dell’Arena Garibaldi per la prima volta soltanto nel 1999, riuscendo a cogliere numerose soddisfazioni e infliggendo all’ambiente nerazzurro delle scottature che rappresentano degli spartiacque calcistici importanti. Il primo degli “schiaffoni” il Cittadella lo rifilò il 22 dicembre 2003 in Serie C: in una gelida diretta televisiva nazionale, i granata passeggiarono tre a zero sui resti della formazione che qualche mese prima aveva sfiorato la promozione in B nella finalissima di Bergamo.

Nonostante la prestazione tremebonda, la Curva Nord intonò incessantemente il coro "Nerazzurri alè" sulle note della lambada per oltre 45 minuti, ballando e saltando sui gradoni e lasciando di stucco il pubblico collegato alla tv. L’altro spartiacque emotivo vissuto fra le mura amiche è quello avvenuto l’8 maggio 2017: i veneti trionfarono 4 a 1 e condannarono matematicamente il gruppo guidato da Gennaro Gattuso all’amara retrocessione in C, al termine del campionato caratterizzato dalla lotta per allontanare Petroni e dall’arrivo di Giuseppe Corrado ed Enzo Ricci. Poi c’è (anche se giocato in veneto) il match del 7 novembre 2021 con Lucca, Touré e Nagy espulsi clamorosamente e il 4-3 dell’anno scorso (sempre in veneto) con rigori generosi per gli avversari. Tornando sotto la Torre spicca anche l’1-2 subito proprio l’anno scorso a gennaio quando il Pisa di D’Angelo sembrava essere lanciatissimo e invece – al ritorno dalle vacanze di Natale dopo 14 risultati utili consecutivi –, si fermò proprio in casa con il Cittadella e con consuete polemiche arbitrali.

Tuttavia, in questa narrazione, ci sono anche degli snodi positivi che vale la pena ricordare. Il 3 luglio 2020 il Pisa di D’Angelo vinse con le reti di Marconi e Marin mentre nel marzo del 2022 un gol di Torregrossa (nella foto qui sopra) schiantò il Cittadella lanciando il Pisa verso il vertice della classifica che porterà, a fine stagione, alla finale playoff.