SAVERIO BARGAGNA
Calcio

Sei mesi d’attesa L’Arena aspetta la svolta

I nerazzurri non vincono in casa dal marzo scorso. Serve il cambio di passo, le promozioni si costruiscono in casa: tutti i numeri

Sei mesi d’attesa L’Arena aspetta la svolta

Sei mesi d’attesa L’Arena aspetta la svolta

Abbiamo ormai raggiunto 182 giorni, praticamente sei mesi di attesa. Dal 18 marzo scorso il Pisa non vince all’Arena: una vera eternità in termini sportivi. L’ultimo successo nerazzurro vissuto fra i gradoni di Porta a Lucca risale al match con il Benevento. Moreo e Tramoni schiantarono le resistenze sannite per 2-0 mentre Leverbe si fece espellere a partita praticamente finita lasciando i campani in dieci. Era il Pisa di D’Angelo. Era un Pisa in piena corsa playoff con aspettative (poi tremendamente infrante) d’alta classifica. Da allora all’Arena non vi è stata più alcuna gioia piena.

Anzi, il Pisa ha collezionato un pareggio (col Cagliari il 10 aprile scorso) e poi ben quattro sconfitta consecutive. Il bilancio è presto fatto: Pisa-Cagliari 0-0; Pisa-Bari 1-2 (con enormi polemiche per l’arbitraggio); Pisa-Frosinone 1-3; Pisa-Spal 1-2, ultima partita di campionato e triste epilogo dell’era D’Angelo. Una partita, lo ricordiamo tutti, spartiacque che non solo perché costò l’accesso ai playoff ai nerazzurri, ma di fatto perché ha sancito la fine di un ciclo non soltanto per la direzione tecnica ma anche per diversi calciatori. Un cammino casalingo negativo che è proseguito anche nell’unica partita giocata all’Arena in questa stagione: Pisa-Parma (1-2) nella gestione Aquilani. Un ko, come tutti ben sappiamo, immeritato alla luce della prestazione. Il Pisa si ritrovò sotto e in dieci uomini, fu in grado di riacciufare il match su rigore grazie a Valoti e – proprio mentre sperava di portare in saccoccia l’intera posta in palio – fu punito in pieno recupero.

L’Arena deve quindi tornare ad essere, già da questa partita, fortino e cassaforte di punti. Non è un caso, infatti, che proprio sul terreno amico si vadano a costruire le promozioni. L’anno scorso, tanto per intendersi, il Frosinone (45 punti) e il Genoa (41 punti) ottennero più punti in casa rispetto a tutte le altre concorrenti staccando poi il pass per la Serie A. Anche l’anno prima la storia è simile: il Lecce costruisce la sua promozione in Puglia (44 punti), seguono Monza (43 punti) e Cremonese (39 punti). Idem nella stagione 2020-2021: chi ha fatto più punti in casa ha poi festeggiato a giugno: Empoli (41 punti), Salernitana (39).