Un rigore contestato porta tre punti al Napoli. Ma le buone indicazioni per D'Aversa

7a giornata / Nell'ultimo turno di Serie A giocato al Castellani, l'Empoli ha perso con rammarico

Lukaku controllato da Anjorin durante la settima giornata di campionato

Lukaku controllato da Anjorin durante la settima giornata di campionato

Non ci voleva, quel rigore. Meglio perdere le partite, quando c'è da perdere naturalmente, ma in maniera netta e non con polemiche di traverso. L'ultima giornata di Serie A è andata in archivio con l'Empoli a mangiarsi le mani e a protestare, dopo la sconfitta interna con il Napoli arrivata per un dubbio rigore segnato da Kvaratskhelia e conquistato da Politano. Uno 0-1 che comunque non ha scalfito le certezze dell'Empoli, autore di una prova convincente. Nella gara del mezzogiorno della domenica al Castellani i padroni di casa hanno dato dimostrazione di grande compattezza, con alcuni giocatori che ormai si sono presi il proscenio nonostante i nomi non proprio conosciuti. Da Anjorin a Goglichidze, con un Fazzini ritrovato e una coppia di attaccanti mai doma. La difesa ha annullato Lukaku, non esattamente l'ultimo arrivato, e il Napoli per vincere si è dovuto arrangiare con un episodio molto contestato, al quarto d'ora della ripresa, quando Anjorin ha provocato la caduta di Politano in area e l'arbitro Abisso non ha avuto dubbi nell'assegnare il rigore, poi trasformato da Kvaratskhelia. Quello è stato l'unico tiro in porta effettuato dal Napoli nei 90 minuti più recupero: tre punti pesantissimi su un campo storicamente ostile, almeno negli ultimi anni, che nell'ottica della lotta-scudetto potrebbero pesare parecchio. L'Empoli comunque non ha demeritato, trovandosi di fronte anche un ex particolarmente ispirato come il portiere Elia Caprile, autore di un paio di interventi decisivi già nel primo tempo: uno su Esposito, gran tiro al volo da posizione defilata, e l'altro su colpo di testa ravvicinato di Pezzella. Un matinée di superlavoro per Caprile, bravo anche su Esposito, con l'Empoli a mettere continuamente in difficoltà un Napoli lento e impacciato, lontano parente delle precedenti esibizioni. Pressing a tutto campo, tocchi di classe e una difesa rocciosa: queste le migliori indicazioni per D'Aversa, che inevitabilmente ha visto i suoi ragazzi calare alla distanza, colpiti nel morale dopo lo 0-1 e i cambi anche a sorpresa di Conte, come quello di Simeone per Lukaku. L'Empoli comunque quest'anno ha già dimostrato di potersela giocare alla pari con chiunque, la vittoria di Roma e il pareggio con la Juventus lo dimostrano. Non ci saranno sempre rigori dubbi a spegnere le speranze dei toscani.