Una stagione tutta da decifrare. Gorgone e una squadra da costruire quasi da zero

La squadra è stata assemblata quasi da capo a piedi pensando soprattutto a sfoltire l’organico e abbassare il foglio paga, costruendo al tempo stesso un gruppo il più possibile affidabile.

Il patron Bulgarella con il mister Gorgone (foto Alcide)

Il patron Bulgarella con il mister Gorgone (foto Alcide)

C’è chi punta a vincere e a salire di categoria, come Ternana, Perugia Ascoli e Virtus Entella e chi come la Lucchese ha come obiettivo quello di migliorare la posizione dello scorso anno, quando chiuse la stagione fuori dalla zona play-off. Per riuscire a centrare l’obiettivo, il riconfermato tecnico Giorgio Gorgone dovrà essere bravo ad assemblare una squadra che è stata ricostruita, tra mille difficoltà, quasi da capo a piedi.

Perché, in realtà, sono rimasti pochi i giocatori dello scorso anno. Hanno salutato da Tiritiello a Benassai, passando per De Maria, Cangianiello, Yeboah, Rizzo Pinna, fino ad arrivare a Russo, Astrologo, Perotta, Alagna, Disanto, Chiorra. Di fatto sono rimasti i soli Coletta, Visconti, Quirini, Sabbione, Fedato, Djibril, Fazzi, più una piccola "pattuglia" di giovanissimi capitanati da Leone.

Va da sé che il volto della squadra è stato completamente cambiato e non è stato affatto semplice per il neo direttore sportivo Claudio Ferrarese, sotto la ‘regia‘ del presidente Bulgarella in persona, riuscire a contemperare due imprescindibili esigenze: sfoltire l’organico, abbassare il foglio paga e ricostruire un gruppo il più possibile affidabile. Oltretutto la campagna acquisti, che al momento non è ancora completata, ha visto arrivare i nuovi alla spicciolata.

Di qui la oggettiva difficoltà da parte di Gorgone di amalgamare il gruppo in tempi relativamente brevi.

Molti, ovviamente, i volti nuovi, dal portiere Palmisani, ai difensori Gasbarro, Frison, Antoni, Botrini, Gemignani, passando per Welbeck e Giacchino e Saporiti, fino ad arrivare a Costantino. E non è ancora finita.

In sostanza è una Lucchese tutta da decifrare quella che inizia l’avventura sul terreno del Pineto, tipica formazione di categoria. La squadra, comunque, sa di poter contare sullo "zoccolo duro" del tifo, visto che sono stati più di mille gli abbonamenti sottoscritti, con la possibilità di eguagliare, se non addirittura superare il precedente record di 1.350, dal momento che la campagna chiuderà alla fine del mese.

E sullo sfondo della seconda stagione "targata" Bulgarella, c’è sempre lo stadio. Non quello mega presentato dalla Aurora Immobiliare e bocciato dal Comune dopo un iter durato ben cinque anni, bensì quello più "snello" che il presidente Bulgarella ha proposto alla amministrazione comunale e che vorrebbe costruire in tempi brevissimi.

Alle corte, dopo il debutto di ieri sera contro il Pineto, torna a rotolare il pallone e riparte un campionato che tutti si augurano possa riservare le migliori, ma realistiche soddisfazioni.

Emiliano Pellegrini