
Due volti bianchi, uno maschile e l’altro femminile, in un coordinato movimento
Ripartire dal podio della passata stagione e da lì confermarsi nelle zone di vertice della classifica. La necessità, la voglia e la maestria nel sapere emozionare anche nelle cose più piccole. La voglia di riprendersi la propria vita dopo due anni di limitazioni. Gesti semplici e situazioni che una volta erano normali, come lo erano un incontro o un bacio sotto le stelle. Dalla volontà, anzi dalla necessità di essere il più attuali possibile, nasce 'E quindi uscimmo a riveder le stelle', un famosissimo verso dantesco ma anche il titolo della costruzione presentata da Michele, Stefano e Umberto Cinquini e Silvia Cirri; un team affiatatissimo capace di riunire le principali qualità da esprimere nel mestiere del carrista come la manualità, la capacità di tro are le idee e realizzarle dando loro adeguato senso scenografico, con la dovuta maestria nell’ arte della carpenteria e della pittura. Il distanziamento, la negazione di abbracci, ma finalmente si torna alla vita e nessuno è più un fantasma, nessuno è più distante e senza futuro perché la voglia di tornare a vivere, di abbracciarsi, di ballare e di baciarsi finalmente prende il sopravvento su tutto. «Io pensavo ad un bacio sotto la volta celeste – spiega Michele Cinquini – mentre mio padre Umberto immaginava una città fantasma ed una canzone dei Rolling Stone. Così, in un modo del tutto naturale, è nata l’idea del carro». La costruzione in un gioco di colori perenne, grazie anche a tante insegne luminose volutamente vintage, presenta 2 volti bianchi, uno maschile e l’altro femminile composti da 8 blocchi ciascuno ed indipendenti gli uni dagli altri, che in un coordinato movimento di pesi e contrappesi si toccano fino a baciarsi in un tripudio di colori. Una scenografia esaltante, positiva e alquanto spettacolare. Un carro che volutamente interagirà con il pubblico presente puntando sull’aspetto emozionale. "La nostra volontà – dettaglia ancora Michele – è quella di far capire che c’è ancora vita, che c’è voglia di vivere e scambiarsi emozioni e per questo faremo suonare, su un apposito palchetto che altro non sarà che il tetto di una casa rendendo così anche una sorta di omaggio ai Beatles, due giovanissimi gruppi di cantanti viareggini: i Gruppo 43.9 e i Pearcy Beat, usciti dal recente Festival canoro 'Viareggio Summer Festival', e che riproporranno i loro inediti intrisi di anima rock. Le maschere, vestite con un abito decisamente colorato, seguiranno le coreografie studiate da Massimiliano Marchetti e da Miriam Marrhach mentre i collaboratori della squadra CinquiniCirri sono Andrea Belletti, Daniele Bertacca, Dario Spinelli e Edoardo Spinetti. Dj Paola Vannozzi, confermatissima da anni ed unica dj donna del Carnevale.