E le isolate sono omaggi simpatici e irriverenti

Sono nove, sono giovani, arrivano da ogni parte d'Italia e cercano gloria nel mondo del Carnevale.

I disagi di Gulliver di Matteo Raciti, il 1° premio maschere isolate nel 2020

Sono i mascheratisti delle Maschere Isolate, primo step del percorso di crescita del Carnevale. È viareggino, e da anni collabora con il Maestro Jacopo Allegrucci, Michelangelo Francesconi che presenta 'Il potere nascosto': Chi sta dietro ciò che sta accadendo all'umanità intera? Chi tesse le fila?. Altro viareggino e già con qualche anno d'esperienza, Andrea Giulio Ciaramitaro presenta 'Mai Stati Uniti': L'America rappresentata da un hamburger che fagocita lo stesso popolo americano che appare unito ma in realtà è molto diviso. Altro autoctono, ma all'esordio assoluto, è Edoardo Spinetti che si cimenta con 'Baciami ancora': La statua del marinaio che ritorna dalla guerra e bacia la sua fidanzata viene omaggiata. Ancora un esordiente, e in arrivo addirittura da Acireale, è Andrea Scaccianoce che propone 'Per quei miseri euro': La forza lavoro umiliata dal caporalato che la controlla facendo leva su una paga da fame. Non da meno l'esordiente e milanese Susanna Carofiglio che presenta 'Non sto più nella pelle': La voglia di lasciarsi alle spalle questo brutto periodo e tornare finalmente alla felicità. Viareggino e già con qualche anno di gavetta è Lorenzo Paoli che presenta 'The show must go on': Un omaggio all'immortale ed iconico Freddy Mercury; sempre viareggini sono Paolo e Alessandro Vanni in gara con 'Che bambola': Chiara Ferragni, emblema degli influencer, non ha più una vita sua, ma siamo noi che la controlliamo attraverso il potere che ci danno i like e le visualizzazioni. Arriva da Pietrasanta l'esordiente Serena Mazzolini che propone 'Nella gabbia d'oro': Spesso la violenza sulle donne si consuma proprio nella stessa casa della vittima; infine da Lucca Federica Bonetti propone 'Aladino': Un bambino è costretto a passare le sue giornate lavorando e tessendo tappeti. Così sogna di salire su un tappeto steso e volare via.