
Tre figure vestite di nero e con cilindri in testa, che rappresentano i poteri forti
Voglioso di riprendersi dopo lo scotto del noviziato in prima categoria, che gli è costato l’ultimo posto in classifica, Luciano Tomei presenta 'Il futuro? Un’ipotesi' una feroce allegoria che punta il dito contro coloro che governano il mondo senza pensare al futuro dei bambini piegato di fronte agli interessi del consumismo sfrenato, della corsa agli armamenti, dei rifiuti tossici e delle guerre. «Ho immaginato due storie contrapposte ed al tempo stesso parallele – spiega Tomei –. Un bambino inserito nel mondo e che ha come prima visione un campo di margherite che rappresenta l’infanzia, la spensieratezza, il bello della vita. Ma questa è una visione illusoria perché alle sue spalle ci sono tre loschi figuri che quello stesso mondo lo pugnalano mettendo a repentaglio il futuro del bambino stesso. Allora – conclude Tomei – la domanda che mi faccio è: ma che razza di mondo vogliamo lasciare ai nostri figli?». La struttura della costruzione è imponente: 3 figure vestite di nero e con cilindri in testa, che rappresentano i poteri forti, spiccano dall’alto dei loro 16 metri ciascuno con delle spade insanguinate in mano e con le quali trafiggono il mondo (rappresentato da un mappamondo della circonferenza di 5 metri e 30) mentre il bambino ignaro si affaccerà da una finestra sorridendo perché per lui il mondo ha gli stessi colori di un prato fiorito. Davanti a lui un tappeto di margherite che oscilla sinuoso seguendo la corrente del vento. I figuri, sghignazzanti, faranno un movimento continuato dal basso verso l’alto e muoveranno le mani; mani che stringono forte delle spade rivolte verso il basso e con la punta insanguinata, per dare l’idea delle continue pugnalate che infliggono ad un mondo piegato dai loro biechi interessi individuali. Le maschere, vestite da fiori per la maggior parte mentre alcune saranno vestite con frack e cilindro in testa, eseguiranno la coreografia studiata dalle giovani, alla prima esperienza, Valentina Pratesi e Roberta Guarino sulle note della colonna sonora di Mario Bindi e Lorenzo Ghiselli mentre il dj sarà Leonardo Bonuccelli. I collaboratori di Tomei sono Aurelio Martinelli, Fabrizio Fazzi, Emilio Cinquini, Daniele Mancini e la new entry Antonino Croci.