Vannucci No al controllo del pensiero delle masse

"Manipulation" / In questo mondo veloce, "social" e interconnesso le notizie corrono velocissime, ma troppo spesso si rivelano anche false e tendenziose

Una sorta di manovratore ottenebra le menti e le induce a credere ciò che non è vero

Il suo morale non è proprio dei migliori, del resto il settimo posto nel 2020 del suo 'Vita' ancora non l’ha digerito per nulla, «ad oggi non ricevuto risposta alcuna alle mie domande sui metri di giudizio utilizzati per stilare le classifiche», ma Roberto Vannucci ha – non solo fisicamente – le spalle grosse e da artigiano vero, che si è guadagnato la prima categoria step by step (per lui 2 successi nel 2003 e nel 2010, ma tutta una serie di allori nelle categorie inferiori), è pronto ad una nuova sfida «puntando come sempre – sottolinea con orgoglio – sul gigantismo perché ciò che rende unico il nostro Carnevale è la maestosità delle sue costruzioni». Il figlio minore del grande 'Bocco' Carlo Vannucci presenta 'Manipulation' una allegoria sulla comunicazione manipolata da chi vuole controllare il pensiero delle masse. «Ho pensato – racconta – ad un grande manovratore di idee, di opinioni, una sorta di grande burattinaio che ottenebra le menti e le induce a credere e a pensare ciò che non è vero ma in realtà artefatto. In questo mondo così veloce, così social ed interconnesso le notizie corrono velocissime, esattamente come i pensieri, e troppo spesso queste notizie sono false e tendenziose. Quindi mai come adesso c’è la necessità di non perdere lucidità ragionando senza esser superficiali e soprattutto con la propria testa». Un enorme burattinaio alto 17 metri, ma capace quasi di inginocchiarsi per poi rialzarsi sfruttando ben 16 movimenti diversi, con fili penzoloni dalle mani sta sul proscenio della costruzione. Vestito con frack e cilindro in testa manipola le menti e se la ride di gusto spalancando la bocca da cui esce un raggio di luce abbagliante. Ai suoi piedi 6 ballerine in carne ed ossa e dietro di lui 12 personaggi, che rappresentano altrettante diverse etnie, spuntano dai grattacieli esempi di coloro che questa manipolazione la subiscono, ma possono al tempo stesso combatterla. «Spero – conclude il costruttore – che il mio carro piaccia e faccia riflettere». Valentina Lottini e Katia Serra guideranno le maschere, vestite da pagliacci, nello spetta colo coreografico che avrà come base principale le intramontabili canzoni dei Pink Floyd selezionate dal dj Luca Mecchi. I collaboratori di Vannucci sono il mascheratista Andrea Scaccianoce, l’ex marcheratista e viareggino d’adozione Pietro Pulcini, Davide Marino, Francesco Benedetti e Alessandra Reggianini che di Vannucci è compagna, oltre che nel lavoro, anche nella vita.