I tumori cutanei e i melanomi negli ultimi dieci anni hanno registrato nel mondo un incremento di circa il 30%. La prevenzione e la diagnosi precoce sono strumenti di fondamentale importanza.
“Il melanoma è il tumore maligno della cute più diffuso - spiega il Dott. Fabio Quercioli, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica a Firenze - secondo i dati della Fondazione Melanoma Onlus: nel nostro paese ogni anno provoca indicativamente la morte di 1.500 pazienti, su circa 7.000 colpiti”.
La familiarità è importante, “anche se questo tumore non è ereditario - precisa Quercioli - inoltre sono più a rischio i soggetti con la pelle molto chiara, con presenza di numerosi nevi anche di grosse dimensioni e forma irregolare”.
Se la rimozione chirurgica avviene in una fase precoce, quando la lesione è ancora superficiale e circoscritta, le possibilità di guarigione arrivano al 95%. “E’ importante rivolgersi immediatamente a uno specialista se l’aspetto di un nevo cambia, se si ha l’impressione che stia crescendo di dimensioni, cambiando forma o colore, o se provoca fastidio - sottolinea lo specialista -. Un semplice esame ambulatoriale effettuato con il dermatoscopio può in molti casi salvare la vita”.
L’eccessiva esposizione alle radiazioni UV e le ustioni solari che alterano il DNA cellulare ci espongono a un elevato rischio di tumori cutanei, ma non sono l’unico fattore di incidenza di questo tipo di tumore. “La Skin Cancer Foundation fornisce norme di buon senso - conclude Quercioli -, come evitare di esporsi nelle ore in cui le radiazioni solari sono più intense, proteggersi con abiti e cappelli e con filtri solari di ottima qualità, fare attenzione se si assumono farmaci fotosensibilizzanti”. Il sole non va comunque demonizzato, perché è indispensabile per stimolare la sintesi della vitamina D nel nostro organismo, ma va fatta sempre molta attenzione per non mettere a rischio la nostra salute.
A Cura di Dott. Quercioli