Lo scenario è di quelli mozzafiato, un viaggio nella storia e nei sapori di un territorio unico nel suo genere. Ci troviamo nei pressi di Trevi, immersi nella dolce collina umbra attraversata dalla Fascia Olivata che da Assisi arriva a Spoleto. La Tenuta di San Pietro a Pettine ha una tradizione secolare e prende il nome dalla Chiesa romanica rurale risalente agli anni mille che sorge all’interno della proprietà. La Chiesa è stata interamente ristrutturata, per essere riconsegnata al suo millenario splendore. Anche San Francesco amava questi luoghi e la chiesa era la sua prima sosta ristoratrice nei suoi viaggi da Assisi verso Roma. Qui è nata l’Azienda Agricola San Pietro a Pettine e questa Tenuta, per ragioni affettive e di cuore che si tramandano di generazione in generazione, è la casa della famiglia Caporicci. Vicino alla Chiesa si estende un’ampia quanto suggestiva area panoramica e la casa padronale, nei pressi della quale è ubicato un elegante ristorante e un’area adibita a luogo di ospitalità. L’Azienda Agricola San Pietro a Pettine porta sulle tavole di tutto il mondo il miglior tartufo fresco umbro e i migliori prodotti conservati, garantendo grande qualità, grazie ad una filiera corta e controllata. Dalla tenuta nascono perciò i tartufi più pregati, che vengono riservati in parte alla ristorazione internazionale (servendo oltre 50 tra i ristoranti più esclusivi del mondo) e in parte inviati al laboratorio della Tenuta (ubicato nelle vicinanze dell'azienda) che dal 1948 trasforma il prezioso fungo ipogeo in prodotti derivati destinati alla vendita: «Ma, in sé, la Tenuta è anche molto di più – afferma Carlo Caporicci, titolare di San Pietro a Pettine – è storia, è tradizione, ospitalità e anche amore per un territorio che rispettiamo e che ci ha visto nascere, perché la nostra filosofia è stata sempre improntata al rispetto per l’habitat che ci circonda e per la natura. Il nostro compito, non a caso, è di essere un po’ ambasciatori della nostra terra». E poi ecco gli oltre 2000 ettari di tartufaie protette, all’interno delle quali gli ospiti della Tenuta possono scoprire tutti i segreti del tartufo: da dove nasce, come cercarlo, cavarlo e portarlo in tavola: «Un luogo perfetto per scoprire tutto sul prezioso prodotto – afferma Caporicci – a cominciare dalla sua caccia: esperti cavatori guidano l’ospite alla ricerca del tartufo che poi verrà preparato per la tavola. Un’esperienza davvero unica, che è possibile vivere solo nella Tenuta di San Pietro a Pettine». Per ogni cliente o visitatore, il San Pietro a Pettine appare quindi come un autentico gioiello. Dal bar panoramico, Tramonti, è possibile perdersi nella bellezza di una terra unica. Nella sua cucina e nelle sale arredate con gusto, lavorano i giovani talenti del territorio, figli di una terra che continua a offrire tesori naturali inestimabili. Il suo Ristorante, infatti, è riconosciuto dai più grandi chef del mondo non solo per la qualità eccelsa dei suoi piatti, ma anche per i tartufi che rendono onore alla terra e alle tradizioni locali. Un profondo legame con l’Umbria che si sublima grazie a sua maestà il tartufo, autentico gioiello frutto della terra: la sua ricerca è una vera arte. «In questa parte di terra umbra il tartufo è un dono – sottolinea Carlo Caporicci, titolare della Tenuta – perché viviamo in un territorio ricco di tutte le specie tartufigene ed è proprio questo nobile fungo che cresce sottoterra a scandire il nostro tempo e le stagioni».
CulturaCucina, storia e ospitalità: nel cuore dell’Umbria il protagonista è il tartufo