I (primi) 100 anni di vita del Grand Hotel Royal uno dei simboli della città di Viareggio

Traguardo / La struttura è vicina a festeggiare il prestigioso compleanno. Il direttore Patruno: «Un orgoglio dedicare tempo a questo gioiello»

Una suggestiva veduta della struttura dalle spiagge di Viareggio

Una suggestiva veduta della struttura dalle spiagge di Viareggio

Il Grand Hotel Royal, con la sua architettura liberty e le inconfondibili torrette che in un certo qual senso lo simboleggiano nell’immaginario collettivo, è senza dubbio uno dei luoghi caratteristici della città di Viareggio. Una vera e propria icona, insomma, fatta di stile e di storia. In posizione privilegiata, davanti al mare, lungo il famoso litorale e la passeggiata, ricca di negozi delle più note firme del prêt-à-porter internazionale, rappresenta da tanti anni il luogo ideale per trascorrere momenti di relax e svago nella incantevole cornice, famosa in tutto il mondo, della Versilia. Tra gli ambienti ampi, luminosi e finemente decorati, si può assaporare l’atmosfera e lo charme della sua storia, con tutti i comfort e le comodità moderne. E, all’orizzonte, vi è anche un prestigioso traguardo da festeggiare, quello dei 100 anni di attività: «Il Grand Hotel Royal è un simbolo per Viareggio - sottolinea il Direttore Generale della struttura, Marino Patruno - ed è con immensa gioia e passione, oltre che orgoglio, che dedichiamo tutto il nostro tempo a questo gioiello del Liberty. Io collaboro e sono dipendente da oramai 49 anni. Siamo un team molto affiatato e, conoscendo il Dottor Riccardo Ratti e i componenti della famiglia Ratti-Bertazzoni sin da ragazzo, è una vera gioia condividere con lui il successo che sta riscuotendo l’albergo, con gli investimenti fatti negli ultimi anni e l’ottimo feedback dei clienti a livello internazionale che ci ripagano degli enormi sacrifici profusi. È stata, quella del Royal, una scommessa rischiosa. Ma l’abbiamo vinta». Dottor Patruno, Viareggio, divenuta nel corso degli anni la “Perla del Tirreno” per il clima mite, i suoi bagni salutari e la spumeggiante vita mondana, era meta prediletta dall’alta società italiana ed europea. È vero che al Royal hanno soggiornato personaggi illustri, come i principi di Savoia e i reali del Belgio e alcuni intellettuali amanti della Versilia, come Luigi Pirandello, Gabriele D’annunzio e, più tardi, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Pablo Neruda? «Sì, è proprio così. E siamo onorati di questo. Ancora oggi disponiamo di una serie preziosissima di fotografie e immagini che ritraggono tutte le celebrità storiche che hanno soggiornato al Grand Hotel Royal». Direttore, conoscendo il suo amore e quello della famiglia Ratti-Bertazzoni per Viareggio, c'è da scommettere che questi 100 anni rappresentino per certi versi un ulteriore trampolino di lancio per importanti progetti futuri. Quali programmi avete per i prossimi anni? «Dedicare ancora risorse al miglioramento della struttura, per rimanere al passo con i tempi e offrire alla molteplice clientela internazionale gli alti standard in servizi richiesti al giorno d'oggi». Insomma, tutti, al Grand Hotel Royal, sono fieri e orgogliosi di ciò che sono riusciti a realizzare. Questa è infatti una realtà che è stata costruita in tanti anni di duro lavoro. Lo staff dell’hotel è come una grande famiglia, con molti dipendenti che vi lavorano da due generazioni. La famiglia Ratti gestisce attualmente, dunque, un retaggio storico di grande prestigio: basti pensare, come già accennato, che sono stati ospiti del Royal personaggi di grande fama, nonché artisti e intellettuali che hanno visto rispecchiarsi, in questa elegante struttura ricettiva, tutte le migliori peculiarità e l’inconfondibile sapore della Versilia. Una dimora in stile neorinascimentale, affacciata sulla lunga spiaggia versiliese e protetta dalle Alpi Apuane: il Grand Hotel Royal, già alla fine dell’Ottocento, era emblema di un’ospitalità sobria ed elegante in cui mare, natura, arte e vita mondana si intrecciavano in piena armonia. Di tempo ne è trascorso tanto. Ora, ecco toccato questo importante traguardo dei 100 anni. Cento anni che sono volati via molto velocemente. Ma al Royal già si fanno progetti per il futuro: assieme ai soci, partner e tour operator, sono già iniziate le operazioni per le prenotazioni del prossimo anno, nell’ottica di una visione lungimirante, come nella migliore filosofia di chi gestisce l’hotel. La vita del Grand Hotel Royal continua: con lo stesso prestigio di sempre, condito da tanta sana passione per il proprio lavoro e per un territorio ricco e generoso, unico nel suo genere e fiore all’occhiello di un’ospitalità rigorosamente Made in Italy.