Il 70° Festival Puccini di Torre del Lago Omaggio al Maestro nel centenario della morte

Evento / Edizione speciale per commemorare l'anniversario. È l'unica kermesse al mondo dedicata al grande compositore

La Tosca andrà in scena durante il "Festival Puccini" 2024 di Torre del Lago

La Tosca andrà in scena durante il "Festival Puccini" 2024 di Torre del Lago

Per celebrare Giacomo Puccini a 100 anni dalla sua scomparsa, il “Festival Puccini” di Torre del Lago alla sua 70ª edizione presenta un programma che ripercorre la parabola artistica del celebre compositore. Firma il cartellone di questa edizione straordinaria Pier Luigi Pizzi, con la proposta di sei nuovi allestimenti di capolavori pucciniani rappresentati in ordine cronologico secondo la loro prima esecuzione: Le Willis-Edgar (andato in programma il 12 e 19 luglio scorsi), Manon Lescaut (il 2 agosto prossimo), La Bohème (20 e 27 luglio, 8 e 22 agosto), Tosca (26 luglio, 9, 18 e 24 agosto), Turandot (3, 10, 17 e 23 agosto). Completerà il programma pucciniano l’evento speciale Madama Butterfly, in occasione delle celebrazioni dei 120 anni dalla nascita dell’opera, con la ripresa di due rappresentazioni, il 31 agosto e il 7 settembre. La musica e il teatro di Giacomo Puccini sono dunque al centro dell’attività del “Festival Puccini” che, attraverso nuovi allestimenti delle sue opere, intende offrire una particolare esperienza estetica, artistica e musicale. Diciassette serate d’opera nella cornice unica del Gran Teatro all’aperto sulle sponde del Lago Massaciuccoli per l’unico Festival al mondo dedicato al compositore toscano che, come detto, raggiunte il prestigioso traguardo delle 70 edizioni. Viareggio e Torre del Lago da tempo si sono preparate per celebrare nel 2024 il loro genius loci, che, non a caso, in questa provincia toscana dal 1891 e fino alla sua partenza per Bruxelles, scelse di vivere. «Spiagge assolate, fresche pinete, il lago sempre calmo, ovvero l’Eden»: Puccini aveva due grandi passioni, la musica e la caccia e per lui Torre del Lago rappresentò il luogo ideale in cui coltivarle; un luogo pittoresco e quieto dove far sgorgare il suo genio creativo. Ed è per questo che il festival, partito il 12 luglio scorso, presenta quest’anno un cartellone straordinario che vede in scena ben sette titoli del repertorio operistico del grande maestro. Un’edizione che la Fondazione Festival Pucciniano presieduta da Luigi Ficacci ha affidato per la direzione artistica a Pier Luigi Pizzi: «Abbiamo voluto che il Festival del Centenario fosse una sintesi del suo genio creativo – ha affermato Pier Luigi Pizzi -. Il progetto artistico, concepito come unico, prevede i primi cinque titoli, Le Willis con Edgar, Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, messi in scena in ordine cronologico secondo la loro nascita seguendo il percorso del compositore e la sua crescita artistica, dagli inizi e fino all’ultima opera, e Turandot, rimasta incompiuta e da noi proposta come lui ce l’ha lasciata. A un secolo dalla scomparsa, la popolarità di Giacomo Puccini non è mai diminuita, semmai è cresciuta. A renderlo attuale sta il fatto che nel suo teatro e nella profonda umanità delle sue creature ci si continua a riconoscere. Il suo teatro parla a tutti, è universale. Ancora oggi credo sia un modello per chi voglia scrivere per l’opera lirica. Sono note le sue complicate vicende familiari e non solo, ma si sa anche quanto fosse legato alla sua terra e al lago Massaciuccoli, dove sfogava la passione per la caccia. In tutte le sue opere Puccini ha magistralmente costruito dei personaggi indimenticabili, pensiamo a Calaf, Mario Cavaradossi, Rodolfo, De Grieux, per non citare che i più popolari, ma ha regalato a quelli femminili i momenti più sublimi. Manon, Mimì, Cio-Cio-San, Liù che continuano a commuoverci fino alle lacrime». Un festival che Pier Luigi Pizzi ha amato definire «imperdibile» per tutti gli appassionati pucciniani e per tutte le persone interessate alla musica che a Torre del Lago, oggi Torre del Lago Puccini, potranno ritrovare l’atmosfera di dolce quiete che ancora si respira camminando sul Belvedere di questo borgo toscano da cui il maestro trasse ispirazione durante i trent’anni in cui vi abitò. Nella sua casa, oggi Mausoleo, sono custodite dalla Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini le testimonianze della sua straordinaria vita artistica e umana. La musica e il teatro dell’operista sono dunque al centro dell’attività del festival che, attraverso nuovi allestimenti delle sue opere, intende offrire una particolare esperienza estetica, artistica e musicale. Un appuntamento, insomma, davvero da non perdere e che già sta facendo registrare un grande successo di attenzioni e di pubblico.