Il Comitato Alfredo Perioli "Dalla parte del malato, sempre E’ questa la nostra missione"

Da 42 anni fornisce assistenza continua a pazienti e familiari con un supporto medico-psicologico "Organizziamo qualcosa come duemila visite con specialisti e anche altro nell’ambulatorio di via Parma".

Il Comitato Alfredo Perioli "Dalla parte del malato, sempre E’ questa la nostra missione"

Accompagnare per mano il malato, sostenere lui e i familiari nel momento difficile della malattia attraverso un qualificato supporto medico-psicologico. E, se del caso, anche economico. La mission del Comitato assistenza malati “Alfredo Perioli”, sta tutta qui e, a 42 anni dalla fondazione, poco o nulla è cambiato di quello spirito “pionieristico”.

Oggi c’è internet e l’accesso alle strutture e alla medicina specializzata, sanità pubblica a parte, è più facile, almeno per chi può permetterselo. Ma allora, era il 1981, per molti il percorso di cura poteva rivelarsi un calvario, soprattutto se si trattava di organizzare il “viaggio della speranza” all’estero. In quella situazione il Comitato era l’unico punto di riferimento, logistico e psicologico. Oggi l’organizzazione guidata da Mariapaola Perioli - la figlia del fondatore Alfredo - ha messo solide radici ed è arrivato a occupare un posto di assoluto rilievo nel panorama del volontariato al servizio della medicina. Basti pensare che oggi, in un anno, il “Perioli” si fa carico dell’organizzazione di qualcosa come 2.000 visite con specialisti di prim’ordine o attività di supporto nell’ambulatorio di via Parma, alla Spezia.

“Un carico di lavoro notevolissimo – spiega Mariapaola Perioli – che affrontiamo grazie alla dedizione dei nostri volontari. Siamo molto attivi anche sul fronte della prevenzione, per esempio con la mappatura dei nei, ma i settori di impegno sono molto ampi, cominciando dal supporto psicologico”.

L’attività è diretta da Mariapaola Perioli, sorella di Clara, scomparsa nel 2020, presiedendo il direttivo composto da 7 persone, col coinvolgimento di 35 volontari. Le dà una mano anche il marito Gianluca Sparavelli. La schiera degli specialisti con cui il Comitato collabora è folta e qualificata: comprende fra gli altri tre neurochirurghi misti, psiconcologi, endocrinologi, dietisti, specialisti proctologi e dell’intestino, podologi. Fra i più attivi c’è anche il dottor Alberto Nardini “che lavora con noi forte della sua esperienza di medico di urgenza, con 22 mila operazioni di guerra alle spalle”.

Franco Antola