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L’ex deposito Fitram al centro di un progetto che ne farà un centro culturale con vocazione multifunzionale
Con una visione ispirata al mare, La Spezia si è candidata a Capitale Italiana della cultura 2027 e dopodomani, alle 15.15, dopo essere stata decretata fra le 10 finaliste, sarà protagonista dell’audizione fissata al ministero della Cultura. Il sindaco Pierluigi Peracchini, ascoltato dalla giuria di esperti, avrà l’opportunità di presentare il dossier ’Una cultura come il mare’ e la visione strategica che sta dietro al progetto. A lui si uniranno il gruppo di lavoro del dossier e una delegazione cittadina che comprende il comitato promotore, il comitato scientifico, i funzionari dei servizi culturali del Comune della Spezia e chi ha partecipato alla stesura del dossier. Un dossier il cui titolo non è solo una metafora, ma un obiettivo concreto per una cultura variegata, interconnessa e sempre in movimento, fondata sulla bellezza, la sostenibilità e l’inclusione. Il programma ‘La Spezia 2027’, si sviluppa lungo quattro direttrici principali.
La prima è ‘Correnti: una cultura che solca il mare’, per portare la cultura dentro il mare, i cui progetti principali sono: ‘Giona, un centro culturale, un mare di possibilità’, dove Giona sarà la nuova veste dell’Ex Fitram, un nuovo spazio multifunzionale destinato alla comunità locale e ai visitatori, in grado di adattarsi a diverse esigenze: eventi, workshop, incontri e altre attività culturali e formative; ‘Amphiorama: un’esperienza diffusa fra reale e virtuale’, il Museo diffuso della città della Spezia che partendo dalla storia locale esplorerà l’Ocean literacy collegando passato e innovazione; ‘Idrofonia: cultura e creatività rispondono all’inquinamento acustico marino’; ‘CineMare’, il nuovo Festival; ‘Ventimila leghe sotto i mari: formazione 4.0’.
La seconda direttrice è ‘Venti: una cultura che ispira’, per muoversi con l’arte e la creazione contemporanea, con i progetti del ‘Premio del Golfo della Spezia’, che verrà rilanciato da Comune e Fondazione Carispezia nel 2026, per riconnettere La Spezia al suo passato di centro di rilievo per le avanguardie artistiche e promuovere nuove produzioni d’arte che possano valorizzare sia il patrimonio locale che lo spazio pubblico; poi ‘Futuro’, in onore alla presenza Futurista alla Spezia e ‘La Spezia Blu: il grande libro scritto dai musei civici’; infine il ‘Filolibro’, un progetto, in stretta relazione con ‘Giona’ e ‘Libriamoci’, che prevede il restauro dell’ultimo filobus in stato di origine della Fitram e la sua rifunzionalizzazione per renderlo una biblioteca ambulante.
Si esprime con progetti nei quartieri e nei centri anziani diffusi sul territorio, la terza direttrice ‘Onde: una cultura che rigenera’ con i progetti ‘Festival Forti di Pace’, ‘Premio Exodus’, ‘Spinnaker: la cultura come vela di benessere’, ‘Nuovi percorsi per domani: mobilità e valorizzazione del territorio’. E in particolare con ‘Arcipelago Spezia’, che nasce dalla necessità di rendere visibili e vivibili i quartieri spezzini, stimolando l’interesse dei cittadini a riscoprire la storia e le caratteristiche uniche di ogni zona: bambini e famiglie saranno coinvolti nell’individuare, in ogni quartiere, un luogo simbolico da ri-animare e illuminare.
La quarta e ultima direttrice è ‘Maree: una cultura che ritorna’ con i progetti principali ‘Libriamoci: leggere ovunque, leggere comunque’, ‘Fuori Luogo: farsi mare con il teatro’, ‘And Festival: arte e teatro dappertutto’, ‘Trac Festival: circo d’inverno’, ‘Paleofestival: Preistoria del Mare’, ‘Spetialis: il festival della Spezia antica incontra il mare’ e i‘Festival Internazionale del Jazz della Spezia’.
Marco Magi