Sergio Bernardini e lo storico locale La Bussola. Una mostra al Palazzo Mediceo di Seravezz

Personaggio / Oltre all'esposizione, l'impresario teatrale è stato omaggiato anche con una pellicola che lo ricorda come "pioniere dello show business"

Sergio Bernardini fondò La Bussola nel 1955 a Marina di Pietrasanta

Sergio Bernardini fondò La Bussola nel 1955 a Marina di Pietrasanta

Da Aretha Franklin, Ray Charles e Louis Armstrong a Raffaella Carrà, Gino Paoli e Adriano Celentano: sono solo alcune delle star, italiane e internazionali, che si sono esibite a La Bussola, lo storico night di Marina di Pietrasanta, presso la località Le Focette, fondato da Sergio Antonio Bernardini nel 1955. Nato a Parigi il 7 maggio 1925 e scomparso il 2 ottobre 1993 in un incidente stradale sull'Autostrada Torino-Piacenza all'altezza del comune di Baldichieri, nei pressi di Asti, a bordo della sua BMW 328, diretto nel capoluogo piemontese per le nozze di un nipote, l'imprenditore e impresario teatrale ha contribuito, negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, al successo di numerosi artisti e, al contempo, a far emergere la Riviera della Versilia come meta di vacanza delle più note personalità dello spettacolo. Il 16 marzo 1975, ad esempio, partì proprio dal suo iconico locale il tour di Fabrizio De André mentre, tre anni più tardi, furono memorabili le serate che Mina tenne per i suoi ultimi concerti d'addio alle scene. Anche Milva, Renato Zero, Gianna Nannini, Ornella Vanoni, Luciano Tajoli, Fred Bongusto, Marcella Bella, Patty Pravo, Loretta Goggi, Milva e Mia Martini, tra gli interpreti nostri connazionali, scrissero pagine importanti de La Bussola, al pari di Juliette Gréco, Ella Fitzgerald, Shirley Bassey, Miles Davis, Ginger Rogers, Marlene Dietrich, Dalida, Joséphine Baker, Tom Jones, Wilson Pickett, Frankie Laine, Platters, Duke Ellington e, al Bussolotto, il locale per vip dedicato alla musica jazz, Romano Mussolini, Renato Sellani, Chet Baker e João Gilberto. Bernardini, che realizzò e organizzò anche il tendone di Bussoladomani, il primo teatro tenda in Italia che ospitava - sempre in Versilia - fino a 6mila spettatori e nato con l'intento di attrarre un pubblico più giovane, fu anche presidente della squadra calcistica del Pietrasanta e fece parte più volte della commissione selezionatrice del Festival di Sanremo. Dallo scorso 12 aprile e fino al prossimo 29 settembre, presso il Palazzo Mediceo e le Scuderie Granducali di Seravezza, sarà possibile ammirare una mostra dal titolo “Divismo spettacolo cultura (1950-1980). La Bussola di Bernardini”: si tratta di una rassegna che, per la prima volta nella storia, apre il ricchissimo archivio della Bussola e di Bussoladomani, fra lettere autografe dei più importanti divi nazionali e internazionali di quel tempo, i primi contratti della neonata RAI (che iniziò le trasmissioni in esterna proprio nel suo night), documenti e fotografie inediti, locandine e dischi, all'interno di un suggestivo allestimento in cui tutto è stato ricostruito con i pezzi originali, compreso il suo ufficio dove riceveva gli artisti. Oltre all'esposizione, poi, a rilanciare la figura leggendaria di Bernardini, ci ha pensato anche il docufilm “La Bussola. Il collezionista di stelle, omaggio a un pioniere dello show business”, proposto recentemente in prima serata da Raitre e tuttora disponibile in streaming su Raiplay.