Superstrada spina nel fianco: "La sicurezza prima di tutto"

Cna: "Ma non accettiamo di finanziare i lavori con il pedaggio ai mezzi pesanti"

Superstrada spina nel fianco: "La sicurezza prima di tutto"

Code sulla Superstrada Fi-Pi-Li

C’è un altro tema caldo per Cna. Ed è sul piatto da mesi. Anzi da anni. Fra polemiche durissime, manifestazioni e indignazione. Stiamo parlando della Fi-Pi-Li, quella direttrice strategica che unisce Firenze al mare, sulla quale transitano circa 50mila veicoli al giorno. Un’arteria fondamentale per la vita e l’economia della Toscana, nata male, cresciuta peggio e oggi foriera di pericoli, piena di criticità ed assolutamente inadeguata a svolgere quel ruolo fondamentale a cui è chiamata. Si parla di adeguamento, di grandi lavori strutturali, di pedaggio selettivo rivolto ai mezzi pesanti.

Presidente Tonini, la Superstrada è da sempre al centro delle vostre battaglie. A che punto siamo?

"Siamo davanti ad una questione aperta e sulla quale abbiamo detto da tempo la nostra. Partiamo dal tema pedaggio: non siamo mai stati contrari, in linea di principio, a che la Fi-Pi-Li diventi a pagamento. Ma diciamo anche: disposti a pagare davanti ad un servizio. E non viceversa, ovvero che noi paghiamo perché voi abbiate la possibilità di metterla in condizioni di sicurezza".

Il progetto del pedaggio selettivo era per diminuire la presenza dei tir che userebbero la Superstrada, oggi gratuita, per evitare di pagare l’autostrada.

"E’ una cosa che non sta né in cielo, né in terra. Non si può utilizzare l’A11 per poi finire sulle provinciale nelle quali è vietato il transito dei mezzi pesanti. Questo lo sanno tutti e lo sa anche la Regione. La Fi-Pi-Li va resa sicura, va trasformata in una strada all’altezza dei tempi. Da tutto questo non ci sono scappatoie. E il presidente Eugenio Giani lo sa benissimo".

Qualcosa sta cambiando?

"Sì. Giani ha mostrato nelle ultime settimane delle aperture, offrendo disponibilità a un confronto su questi nodi. E restiamo fiduciosi che si possano trovare il giusto equilibrio e la conseguenti soluzioni".

Ne va anche del futuro dell’economia della Toscana

"Stiamo parlando di un’arteria che da Firenze al mare collega e consente di raggiungere fondamentali distretti produttivi: dalla pelletteria all’abbigliamen- to di Empoli, il comprensorio del Cuoio con concerie, calzaturifici e terzisti della filiera della pelle, il mondo della metalmeccanica della Valdera. Un trasporto funzionale e corretto è fattore di competitività".

Carlo Baroni