Gruppo Scotti insieme a Kia, nuova apertura a Empoli

Intervista / Il sales manager Marco Massari: «Kia sta cambiando le cose, oggi tutti ci invidiano la vasta gamma di scelte che offre ai clienti»

La sede della concessionaria Kia del Gruppo Scotti a Empoli, in Via I° Maggio

La sede della concessionaria Kia del Gruppo Scotti a Empoli, in Via I° Maggio

Dal 1956 ad oggi, il Gruppo Scotti è diventato un punto di riferimento per la Toscana. Così, in occasione dell’apertura – dello scorso sabato – della nuova concessionaria Kia ad Empoli, in Via I° Maggio, il sales manager Marco Massari ha presentato il nuovo progetto del gruppo con il brand sudcoreano, protagonista di un’enorme crescita in Europa, con un focus anche sulle aspettative strettamente legate, invece, al mercato toscano, partendo proprio dalla realtà di Empoli. Cosa vi ha convinto a scegliere Kia per questa nuova avventura? Qual è la ricetta vincente del brand? «Sulla nostra scelta ha influito il fatto che Scotti avesse già lavorato con Kia precedentemente. Prima, la strategia era quella di dare il mandato a tanti piccoli concessionari, ora, però, Kia sta adottando un approccio diverso: sta cercando i dealer più grandi, come nel caso del Gruppo Scotti, per poter aprire in più punti. Dunque, noi saremo il venditore di riferimento del brand in Toscana. Abbiamo scelto questa strada pensando alla copertura del territorio, perché il progetto di Kia riguarda proprio le nostre zone: non solo Empoli, ma anche Pisa e Siena dove lavoriamo con altri brand. Così, per il Gruppo Scotti inizia una sinergia, sia a livello di territorio che a livello di personale, oltretutto con tante nuove assunzioni. E per quanto riguarda la nostra copertura sul territorio, la nostra collaborazione con Kia è una mossa vincente anche perché riteniamo si sposi bene con Toyota, e ci permetta anche di offrire un ventaglio maggiore di scelte». Il brand Kia sta vivendo negli ultimi anni una vera e propria esplosione in Europa, Italia compresa: cosa può aver inciso su questa enorme crescita? «Innanzitutto, Kia ha fatto un cambio di passo, sia a livello qualitativo che a livello di showroom, che ora sono più belli e accattivanti rispetto al passato. Poi è cambiato il logo: dalla scritta rossa, si è passati alla scritta nera, e gli standard sono molto più eleganti. Con il nuovo progetto, Kia sta cambiando dimensione, diventando finalmente un brand mainstream di livello alto. Oltre ai nuovi stilemi del brand, che sono un segnale chiarissimo, va detto anche che alcuni competitor hanno mollato un po’ la presa: il gruppo Stellantis, ad esempio, ha optato per un altro piano rispetto agli altri brand. A differenza di questi ultimi, Stellantis ha difatti alzato di molto i propri listini, ma, avendo delle vetture più vecchie in gamma, la quota, molto alta per la vendita al dettaglio, si è oggi quasi dimezzata, e di conseguenza c’è più spazio per gli altri brand». Che tipo di impatto si aspetta, invece, per quanto riguarda nello specifico la Toscana? «Come detto, per Kia saremo il dealer più importante. Le aspettative sono vicendevolmente alte, anche perché da qui al 2027 usciranno molti nuovi modelli. Nella gamma elettrica ci saranno EV3, EV4, EV5 ed EV9, che abbiamo presentato in anteprima sabato. Inoltre, la scelta per le motorizzazioni è spaventosamente ampia: GPL, mid-hybrid, full-hybrid, diesel mid-hybrid. Insomma, una gamma di motorizzazioni completa, che può accontentare qualsiasi richiesta del cliente, e che ci invidiano tutti gli altri brand. Possiamo contare certamente anche sul full-electric, anche se qui sappiamo di andare incontro a maggiori difficoltà, anche per via della carenza di infrastrutture: da questo punto di vista stiamo lavorando, sia mettendo in prima persona delle colonnine, sia incentivando i Comuni ad installarne, perché la vendita ne beneficerebbe non poco».