FRANCA MELFI*
Economia

La chirurgia digitale. Nuove frontiere di cura e risposte personalizzate

La chirurgia digitale integra tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e il machine learning per migliorare la precisione e l'efficacia degli interventi chirurgici, offrendo cure personalizzate e formazione innovativa.

Credo fermamente che oggi parlare solo ed esclusivamente di chirurgia robotica sia riduttivo. La chirurgia robotica è, infatti, parte di una tecnologia avanzata che potremmo definire tecnologia integrata o, meglio ancora, chirurgia digitale. Quando parliamo di digitalizzazione in chirurgia si intende infatti tutta quella tecnologia che va da intelligenza artificiale passando per big data, machine learning, inclusi i robot. Le nuove piattaforme che troveremo nella sala operatoria del futuro saranno piattaforme integrate che, grazie alla digitalizzazione, ci permetteranno di essere ancor più precisi a beneficio del paziente. Basti pensare alla ricostruzione virtuale tridimensionale ma anche all’analisi dei tessuti. Elementche consentiranno al chirurgo di definire una chirurgia di precisione,"tagliata su misura"; sul paziente esattamente come sta accadendo oggi in oncologia. La chemioterapia e/o la immunoterapia oggi somministrata al paziente oncologico sono definiti sulla base del profilo molecolare che di fatto permette di esercitare una medicina di precisione. Anche in campo chirurgico, grazie alla "computer-robot integration";, le nuove piattaforme permetteranno di valutare real time, quindi in corso di intervento chirurgico, l’analisi dei tessuti oltre alla distribuzione delle strutture e alle possibili alterazione o variazioni anatomiche dell’organo che stiamo operando attraverso la ricostruzione virtuale 3- dimensionale. Questo consente una migliore pianificazione degli interventi ma anche di effettuare interventi sempre più complessi ma con maggior precisione e minor invasività per i pazienti. Tutto questo è di fatto già realtà. È di questi ultimi mesi l’immissione sul mercato di piattaforme estremamente sofisticate ed integrate, già utilizzate negli Stati Uniti che ho potuto testare e che spero possano essere approvate a breve anche in Europa. Si tratta di un sistema robotico di dimensioni più contenute rispetto alle attuali piattaforme, un sistema che si avvale di tecnologie, integrate, particolarmente utili in campo chirurgico. Siamo di fatto in un’era stimolante dove la digitalizzazione, mi auguro, possa creare i presupposti per cure migliori per i nostri pazienti con percorsi diagnostici/terapeutici più veloci e sempre più precisi. Enormi benefici riguarderanno anche tutta l’area del training. Senza dubbio l’innovazione tecnologica ha cambiato radicalmente il modo di insegnare e sempre più stiamo applicando il cosiddetto training digitale: avremo una formazione sempre più digitalizzata che non incontrerà barriere a vantaggio di medici, chirurghi e anestesisti. Solo alcuni mesi fa durante un summit organizzato dalla Società europea di chirurgia cardiotoracica che ho il privilegio di presiedere, è stato mostrato da un team francese lo sviluppo di sistemi integrati in grado di insegnare applicando una sorta di teletrasporto. Non parliamo di telementoring o teleconsulting come accaduto durante la pandemia da Covid-19 bensì dell’avatar di un medico o chirurgo che viene teletrasportato in una sala operatoria remota potendo replicare e insegnare fedelmente l’esecuzione di manovre chirurgiche a distanza. Gli specializzandi e gli studenti interagiscono con l’avatar e apprendono le tecniche chirurgiche come se l’insegnante fosse al tavolo operatorio con loro. Il prezioso aiuto della tecnologia, la sua innovazione – mai sostitutiva bensì collaborativa – penso si rivelerà un prezioso alleato nonostante molti ancora sostengano il contrario. Non solo non "ruberà" posti di lavoro, ma ne creerà di nuovi, e soprattutto aiuterà il vasto campo della chirurgia e della medicina garantendo cure migliori, anche incrementando i percorsi di training necessari non solo per i chirurghi ma per tutte le figure professionali che necessitano di formazione.

* Direttrice del Centro Robotico Multidisciplinare

di Chirurgia Robotica presso l’Aoup