Riabilitazione e protesica. I nuovi campi di ricerca

I contributi di Cesare Stefanini (istituto Biorobotica) e Lucia Pallottino (centro Piaggio)

Riabilitazione e protesica. I nuovi campi di ricerca

Riabilitazione e protesica. I nuovi campi di ricerca

La riabilitazione è uno dei segmenti centrali della robotica che saranno affrontati durante il Festival di Pisa. E tra le dimostrazioni previste, spiega Cesare Stefanini direttore dell’istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna "i visitatori del Festival della Robotica avranno la possibilità di interagire direttamente con i nostri ricercatori, che saranno presenti agli stand per spiegare il lavoro svolto nei laboratori della Scuola: oltre a descrivere le tecnologie esposte, i ricercatori offriranno dimostrazioni pratiche, mostrando i robot in movimento e rispondendo alle domande e curiosità dei partecipanti, dai più grandi ai più piccoli, ad esempio, sarà organizzata una dimostrazione interattiva di un manipolatore robotico bimanuale, controllabile a distanza". Inoltre, prosegue Stefanini, "i partecipanti avranno l’opportunità di provare questa tecnologia, sperimentando la precisione e la versatilità del sistema robotico: oltre agli stand, la Sant’Anna sarà co-protagonista con l’Università di Pisa e il Cnr di molti convegni scientifici con taglio divulgativo per raccontare le frontiere della ricerca tecnologica e discutere come la robotica, la bionica e la bioingegneria possano migliorare la vita di tutti i giorni". L’ateneo pisano, osserva Lucia Pallottino, direttrice del centro di ricerca "Enrico Piaggio", "sarà presente con molte novità soprattutto negli ambiti della robotica marina, della robotica medica e dell’intelligenza artificiale e il centro ‘Piaggio’, in collaborazione con l’Iit, presenterà un Cybathlon, una gara tra protesi robotiche pensate per il sostegno alla disabilità: insieme agli atleti specializzati, anche il pubblico potrà provare le nostre mani robotiche". Nel settore della robotica marina si svolgeranno, aggiunge Pallottino, "una dimostrazione di robot che effettueranno immersioni nel canale e i bambini potranno pilotarli con noi e la proiezione di un documentario di un professore dell’Università di Stanford che mostra l’immersione di un sottomarino capace, grazie alle mani robotiche dell’Università di Pisa e dell’Iit, di recuperare reperti archeologici ad elevate profondità". Infine, conclude Pallottino, i visitatori del festival potranno scoprire "le tecnologie indossabili e i robot per il monitoraggio ambientale e un pallone aerostatico grazie al quale si mostreranno al pubblico le tecniche di controllo a distanza del volo, che poi sono le stesse che si usano nell’ingegneria aerospaziale".