PAOLA TOMASSONI
Eventi e fiere

Consorzio Chianti Colli Senesi: protagonisti a Wine&Siena con vini eccellenti

Il Consorzio Chianti Colli Senesi partecipa a Wine&Siena, promuovendo vini di qualità e il territorio senese.

Vino simbolo dell’italianità

Vino simbolo dell’italianità

"Ci siamo sempre stati fin dalla prima edizione e ci abbiamo sempre creduto. Anche quest’anno i soci hanno risposto con grande entusiasmo: porteremo una ventina di etichette, vini eccellenti non secondi a nessuno" dice Cino Cinughi de Pazzi, presidente Consorzio Chianti Colli Senesi, una realtà che conta oggi circa 300 consorziati, in continua crescita e in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuove sfide da esplorare.

Presidente, cosa rappresenta Wine&Siena? "La provincia di Siena, con cinque denominazioni di origine, deve avere una manifestazione di questo tipo, una vetrina nazionale, quella vetrina che fra l’altro abbiamo avuto fino agli anni ’60 con il Vinitaly. Il Consorzio Chianti Colli Senesi farà ancora una volta la sua parte: ci siamo per i nostri vini e per la città. Wine&Siena è la vetrina per i vini ma non solo, per il territorio tutto: del resto il vino fa parte del patrimonio culturale di cui è espressione: non una ‘monade’ alla Leibniz ma un elemento che fa sistema con il resto. Siamo espressione di questi territori dolcemente collinari, con un’indiscutibile vocazione e specializzazione nella produzione vitivinicola".

Qual è la vostra proposta? "Ottimi vini, con ottimo rapporto qualità-prezzo e un legame profondo con il territorio. Le colline senesi in cui crescono le nostre viti sono meravigliose, uniche per biodiversità e unico è l’attaccamento di chi le vive e lavora, da cui non può che nascere un prodotto tanto eccellente".

La formula di Wine&Siena è adeguata? "Il Santa Maria della Scala è la più bella delle location, in una città che fa della bellezza la sua proposta perfetta: per questo è lo sfondo più adeguato alla promozione del territorio e dei suoi prodotti. La formula mi piace, l’unico dubbio è sul contingentamento degli ingressi, che è sempre limitante; del resto preservare e tutelare la location, così come i nostri terreni, è obbligo imprescindibile. Quest’anno avremo una postazione diversa, ma abbiamo fiducia negli organizzatori che sapranno senz’altro valorizzarci".

Infine, il mercato ci dice oggi che ci sono concorrenti forti al vino, è così? "I cocktail, miscelati che costano molto e valgono poco. Ed è cambiato il consumo che facciamo quotidianamente del vino a tavola: prima accompagnava tutti i nostri pasti che consumavamo per lo più a casa; oggi facciamo una pausa pranzo veloce, non a casa e il consumo non è più quotidiano. Dobbiamo fare i conti con il mercato e adeguarci al nuovo consumatore, certo senza rinunciare alla qualità, che è la cifra del valore del nostro prodotto e anche la discriminante per cui siamo ancora scelti".

Paola Tomassoni