Ci siamo. Domani e domenica Lucca ospiterà la prima edizione di “Lucca Olive Oil You”, un festival internazionale interamente dedicato all’olio extravergine di oliva artigianale di eccellenza. L’evento, organizzato dal Comune di Lucca in collaborazione con l’Accademia Maestrod’olio di Fausto Borella, il Grand Universe Lucca & Residences (Marriott Bonvoy), Shaner Hotel Group e la Penn State University School of Hospitality Management, si terrà nella splendida cornice del Real Collegio, con ingresso gratuito.
L’imprenditrice Marialina Marcucci insieme al presidente Plato Ghinos in rappresentanza di Shaner Hotel Group non farà mancare la sua presenza avendo creduto fin dal primo momento nella portata dell’evento e nelle sue benefiche ricadute per tutto il territorio.
“Il nostro sostegno convinto è proprio a una manifestazione che, proprio grazie a un prodotto di qualità straordinaria come l’extravergine, donerà prestigio e ritorni economici alla città, per divenire luogo prescelto dal turismo internazionale anche in un periodo dell’anno come questo, la classica stagione morta che ora per Lucca non lo è più“.
Una manifestazione che è una novità assoluta, non comporta un rischio?
“In realtà quando un evento si sviluppa intorno a un argomento nobile e vero, che è nel dna e nella storia di Lucca, i presupposti sono quelli giusti. Diverso è inventarsi delle manifestazioni pur di animare la città, formule che non fanno presa“.
Non vale per il Carnevale giusto?
“No perchè il Carnevale in realtà è nato molto prima a Lucca, poi quando i grandi salotti dell’epoca sono andati in recessione ne ha approfittato Viareggio, lo testimoniano anche gli antichi quadri esposti sia a Lucca che a Viareggio in occasione delle sfilate“.
Diversi eventi di Lucca Olive Oil You sono già sold out, 250 camere di albergo prenotate. Ci sono già i numeri per decretare il successo?
“Per esperienza dico che servono tre edizioni per consolidare qualcosa di nuovo, a volte anche cinque. Ma, ripeto, in questo caso gli ingredienti sono ottimi“.
Ottimi come l’extravergine, lei come lo preferisce?
“Amo quello lucchese che pur avendo le caratteristiche di gusto necessarie all’olio buono non ti lascerà mai il raschiore in gola e non sovrasterà i piatti. Lo scelgo andando direttamente dai piccoli coltivatori. Ovviamente il mio è un parere da nonna che fa le tagliatelle“.