DI MICHELA
Eventi e fiere

"Ner mezzo della mi’ vecchiaia mi ritrovai in un boscaccio..."

Livorno, gli studenti della 2A scuola media Micali hanno riscritto in vernacolo alcuni versi dell’Inferno

"Ner mezzo della mi’ vecchiaia mi ritrovai in un boscaccio..."

di Michela

Berti

Hanno imparato a memoria parti dell’Inferno di Dante gli studenti della 2A scuola media Micali di Livorno. L’esercizio della memoria è sempre un utile allenamento. Ma per interiorizzare al meglio il messaggio che il Sommo Poeta ha voluto dare, gli studenti hanno rielaborato l’Inferno in vernacolo livornese. E oltre alla riscrittura di intere parti, hanno prodotto disegni e vignette che hanno reso il loro lavoro ancora più speciale. "Abbiamo analizzato la Divina Commedia contestualizzando l’opera – ha detto la professoressa di lettere Giorgia Bacci – e abbiamo letto versi selezionati di alcuni canti dell’Inferno, dando particolare rilievo alle figure demoniache. Dato che l’argomentoha incontrato l’interesse degli alunni è nata l’idea di una trasposizione figurativa (disegni e vignette) corredati dalla “Commedia secondo noi… attraverso l’uso del vernacolo livornese".

Ecco allora che vi proponiamo alcuni brani di questto bel progetto. “Ner mezzo della mi vecchiaia, mi ritrovai in un boscaccio. Boia se era servaggio ver bosco, come no mai e un potete capì che coccolone ho pigliato. Deh tra poino fa più

paura della morte. Visto che quarcosina m’è garbata vi dirò artro. Un mi riordo più come son entrato perché ero osì rintronato che la via lasciai...".

Ingresso nella selva:

Dante:“Maremma ‘mpestata! Mi son perso in questo boscaccio, ohibò déh e ora come fo?”

Dante vede la montagna del purgatorio: ”Oh questa popò di montagna!? O com’è arta déh! Par la figliola d’un vatusso”

Incontro con le tre fiere:

Dante: ”E quelle bestiacce lì caa ci fanno!? Boia! Sono così brutte che gli darei du nocchini!!

Incontro con Virgilio:

Dante (sta scappando dalle fiere):”Aiuto! Aiuto! Poro me!!”

(mentre Dante scappa vede un’ombra) Dante:”E te chi sei!? M’hai fatto prendè un coccolone déh”. Ombra:”Ma che botta c’hai, un mi rionosci? Son Virgilio!!

Porta dell’inferno

E su sta’ porta ho visto delle parole che m’hanno lasciato ir segno déh! Prima di me un c’era nulla. Lasciate ogni speranza o voi che entrate. Este parole appicciate a sta porta… “Maestro ma te hai apito varcosa?! O cosa vor dì quella scritta lì?

Virgilio:”Ma la smetti un pò déh, un avrai mia paura, qui c’è zibillo di dannati!”. Dante:”Malidetto me e quando son venuto!”

Caronte

Dante:”Ah bene déh un bel fiume, sono sfatto!

E verso di noi si avvicina, su una barcaccia, un vecchio bello palestrato con i capelli

bianchi …

Dante: Ma oh quer vecchiaccio là, caa fa!? Picchia la gente sulla barca? E loro che si fanno picchià? Ma son bobi!?”. Caronte mi urlò: “Oh bimbo ma caa fai vi ar porto è perioloso per te.. che sei vivo goditi la tu vita fin che poi!!”

Minosse

Dante:”Oh quello lì!? O che popò di ‘oda c’ha déh!

Minosse: Mi ci smuso tutte le vorte!!!

Dante: “Boia Virgilio, par d’ess ar circo déh”.

Virgilio: ”Boia Dante sei proprio ignorante déh! Un lo vedi che è Minosse!?”

Minosse: “Oh bello! déh è grazie alla mi ‘oda se i dannati vanno ‘ove dio io! E devi

andà via di vi te che sei vivo!!”.

Virgilio: “Un ti ci mette anche te! Te lo devo fa spiegà dar tu amio der fiume?!”

Incontro con Paolo e Francesca

Dante:”Ahiò! C’è un libeccio che porta via!? Par d’esse ar molo novo! Noo guarda loro lì! Oh come so’ apporpati déh”.

Francesca:”Oh ma caa voi, sei geloso!? Un lo vedi che c’amiamo!” Dante:”Déh vabbè anche n po’ meno!, Ci fate venì il diabete! Dante sbottò: “Boia déh, vi fermate un poino, mi so rotto di vardarvi volà come uccellini”

e tutto si fermò…

Francesca “boia déh ma caa urli? M’hai rincarcato i timpani”

Dante: “E’????” Francesca “Déh ma allora, un’capisci un tuboo!”

Cerbero

Dante ” Boia che casino sto’ cagnaccio che latra dalla mattina alla sera”. Virgilio prese (un so’ con quale coraggio) un pezzo di fango che puzzava in una maniera incredibile e glielo tirò tutto in bocca!”. Virgilio: “Oh la smetti di latrà ‘ome rompi déh!”

Cerbero: “Via di vi! se ‘un ve ne andate vi scoio e vi squarto…”

Dante: “… Boia déh c’ammazza lu’ li’..”

Studenti: Agasi Chiara, Anguillesi Livia,Arena Lorenzo,Balloni Leonardo,Bedini Michele;Bernini Anita, Catone MannariDaniela Camila,Ciampi Andrea,D’Anteo Vittoria, Di Lupo Marina,Galvano Giorgio, Malacarne Diego, Marashi Melissa, Motsar Nikita, Pagliai Andrea, Parrales Villamar Kenya Valentina,Pelosini Matteo,Rovelli Edoardo,Sardina Lorenzo, Satriano Pietro, Spasiano Diana