MASSIMO STEFANINI
Eventi e fiere

Scopri il Viale delle Camelie di Villa Reale di Marlia: Un Viaggio tra Storia e Bellezza

Passeggia tra le rare camelie di Villa Reale di Marlia, un giardino storico arricchito da Elisa Bonaparte e restaurato dai Grönberg.

Lo spettacolo delle camelie della Villa Reale di Marlia

Lo spettacolo delle camelie della Villa Reale di Marlia

Chi si addentra sul lungo percorso del Viale delle Camelie di Villa Reale di Marlia si trova a passeggiare fra la bellezza e la storia. Il bosco di camelie di Villa Reale sorprende per la grandezza e rarità degli esemplari, veri i propri alberi carichi di fiori di tutte le gradazioni del bianco, dell’avorio, dei rosa e dei rossi, con forme scempie doppie o stradoppie, con petali carnosi e fogge geometriche o globiformi e irregolari, tessiture variegate marmorizzate e mutevoli.

Lo spettacolo prosegue anche quando i petali cadono a terra formando ampie distese variopinte, lussureggianti tappeti fioriti. La Camellia japonica giunta in Inghilterra dalla Cina alla fine del XVIII secolo era una pianta rara e ambita. Elisa Bonaparte appena arrivata a Lucca acquistò la villa Orsetti di Marlia per trasformarla nella sua reggia: ingrandì enormemente il parco trasformandolo in giardino di paesaggio.

Volle le piante piante più rare e così nel 1808 fece arrivare dalla Reggia di Caserta una delle prime camelie della Lucchesia. La collezione di camelie continuò ad arricchirsi con i Borbone, negli anni ‘20 e ‘30 dell’Ottocento, quando si scoprì l’enorme variabilità di questa specie che permetteva di ottenere selezioni sempre nuove e dalla bellezza straordinaria. Il nucleo centrale della collezione di Villa Reale è costituito da una cinquantina esemplari disposti lungo il ruscello che corre lungo la zona settentrionale del parco fino al laghetto: il Viale delle Camelie.

Vi si possono ammirare alcune delle più famose cultivar italiane ed europee del XIX secolo: le primissime selezioni negli anni ‘30 dell’Ottocento come Rosa Mundi, Duchesse Decazes, Oscar Borrini; quelle degli anni ‘30 e ‘40 frutto di selezioni più evolute e particolari con nomi aristocratici o letterari come Onore di Bibbiani, Mutabilis Traversi, Prince Eugene Napoleon, Francesca da Rimini. La fama dei giardini di Villa Reale superò ben presto i confini, perfino il principe di Metternich li volle visitare per uno stupore che ancora oggi si rinnova grazie all’amore e agli imponenti restauri che i nuovi proprietari, Henric e Marina Grönberg, hanno affrontato dal 2015.