Non sarà naturale, ma piace parecchio. La sabbia bianca delle spiagge di Vada è ormai una meta di migliaia di turisti che ogni anno scelgono i ’Caraibi della Toscana’ per un tuffo al mare dal sapore esotico.
Il bianco della sabbia è frutto degli scarichi dello stabilimento Solvay. Ma si tratta, ormai da molti anni solo di carbonato di calcio, un residuo della lavorazione del salgemma da cui si estraggono sodio e cloro gli elementi della chimica di base che hanno costruito l’economia di Rosignano fino al punto di dare il nome alla cittadina che appunto si chiama Rosignano Solvay.
Ma le Spiagge Bianche se in passato erano avvolte da un alone sospetto per il mercurio che accompagnava gli scarichi, oggi con le nuove celle a membrana dell’elettrolisi, questo pericolo non c’è più e il litorale è regolarmente aperto per la balneazione. Sulla spiaggia libera dal Lillatro a Pietrabianca, quasi quattro chilometri di litorale, si stanno moltiplicando le postazioni dei bagnini e i servizi con i punti azzurri. Il punto forte delle Spiagge Bianche, a parte il colpo d’occhio di notevole effetto scenico utilizzato per decine di set di spot pubblicitari, è la possibilità di avere rapidamente una super abbronzatura. Tutto questo perché il candore del carbonato di calcio riflette e amplifica i raggi del sole. ma attenzione a non esagerare perché bisogna valutare un effetto praticamente doppio dei raggi solari rospetto ad altre spiagge. Bene proteggersi con creme che filtrano i raggi. Ma intanto il numero dei turisti si è moltiplicato. Ed è quasi un assurdo che un fattore di ’inquinamento’ finisca per creare una attrazione turistica nonostante le battaglie degli ambientalisti.
In estate ci sono centinaia di auto parcheggiate alle spalle del litorale e il Comune ha dovuto organizzare tutta una serie di servizi dalla sicurezza in mare ai punti di ristoro. Ma alla fine tutto questo crea anche posti di lavoro e una certa realtà economica, perché dell’afflusso turistico risentono positivamente i locali della zona e le attività ricettive. In più Solvay, nel quadro dei protocolli ministeriali e comunali ha preso impegni per il monitoraggio ambientale continuo e ulteriori riduzioni degli scarichi nel tempo.
Luca Filippi