ANGELA GORELLINI
Eventi e fiere

Vino delle terre di Siena: protagonista a Wine&Siena con export in forte crescita

Wine&Siena celebra il vino di Siena, con un export in crescita del 19,9%. Collaborazione con Camera di Commercio di Arezzo-Siena.

Wine&Siena celebra il vino di Siena, con un export in crescita del 19,9%. Collaborazione con Camera di Commercio di Arezzo-Siena.

Wine&Siena celebra il vino di Siena, con un export in crescita del 19,9%. Collaborazione con Camera di Commercio di Arezzo-Siena.

Sì, è un ‘capolavoro’, il vino delle terre di Siena. Un "ambasciatore" della storia, del gusto, dell’eccellenza. Di un territorio che non ha uguali nel mondo e che il mondo lo ha conquistato. E continua a conquistarlo, dati alla mano. Wine&Siena è la rassegna che lo ha eletto protagonista. Tra i partner la Camera di Commercio di Arezzo-Siena. Presidente Massimo Guasconi, siamo giunti alla decima edizione.

"Un ottimo traguardo che conferma come il settore vitivinicolo sia radicato nel nostro territorio e che Siena ne sia al centro. Si registra, come sempre, la presenza di grandi marchi, provenienti dall’estero, dall’Italia, ma soprattutto locali. Un’importante affermazione".

Un settore in crescita.

"Gli ultimi dati disponibili, quelli relativi ai primi nove mesi del 2024, mostrano che se l’export italiano è stato di 6 miliardi, con un aumento del 5,6 per cento rispetto al 2023, e quello toscano di 948 milioni, con un aumento del 10,1, Siena si attesta sui 367 milioni, con una crescita del 19,9 per cento, sostanzialmente il doppio del doppio dei dati nazionali. Il maggiore mercato di approdo sono gli Stati Uniti, con 312 milioni di euro e una crescita del 10,4 per cento, poi il Canada, con 105 milioni e un aumento del 38,6 e la Germania, 98 milioni con un incremento dell’8 per cento".

Lo ‘spettro’ Trump mette paura?

"In attesa dei dati relativi all’ultimo trimestre del 2024, quello dell’elezione del presidente, possiamo fare un’ipotesi, ovviamente non confermata: a fronte delle minacce potrebbe esserci stato un flusso straordinario di vendite. I magazzini potrebbero essersi riempiti per non risentire dell’imposizione dei dazi. Per il futuro un po’ di timore c’è, ma aspettiamo. Non è detto che quanto dichiarato in campagna elettorale e ribadito con piglio, possa poi verificarsi. Serve realismo".

Numeri in crescita, grazie a cosa?

"Per prima cosa la qualità intrinseca del prodotto. Ma non solo: esportare il vino, significa esportare anche l’immagine del suo territorio, della qualità della vita di quel territorio. Ci siamo, con tanto impegno, guadagnati l’attenzione del mondo. Siena è un manifesto riconosciuto nel mondo. Ricordo che da nessuna altra parte ci sono quattro siti Unesco così ravvicinati".

Wine&Siena vede la partecipazione delle principali istituzioni senesi.

"La collaborazione è sicuramente un aspetto positivo: Siena è al centro di una manifestazione di grande richiamo. Una rassegna che permette di vivere la città, in un momento di basso turismo. E di valorizzare le etichette locali e non solo. Se oggi si svolge al Santa Maria della Scala, in passato ha permesso anche di scoprire luoghi mai aperti al pubblico, ne cito uno su tutti, la sala del Mappamondo". Non crede, Guasconi, che servirebbero altri eventi di questa portata, per far ‘vivere la città’?

"Sicuramente. Servirebbero più occasioni per fare di Siena il centro del mondo, anche in altri settori. Sarebbe auspicabile, ma servono le condizioni, a partire dalle partnership. Noi qualcosa possiamo fare, ma per creare un evento come Wine&Siena è necessaria una competenza organizzativa dei vertici del comparto di riferimento. Per Wine&Siena è ‘sceso in campo’ Helmuth Köcher, un grande del settore. Per arrivare a dieci anni, una manifestazione ha bisogno di collaborazioni di livello". Angela Gorellini