ANGELA GORELLINI
Eventi e fiere

Wine&Siena 2023: la decima edizione tra successi e sfide logistiche

Wine&Siena celebra il decimo anniversario con successo, ma affronta sfide logistiche per espandere la kermesse del vino.

Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio

Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio

Edizione numero 10. Ne è passato di tempo da quando Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio Siena, insieme a Helmuth Köcher ha pensato e dato forma a quella che sarebbe poi diventata una grande, apprezzata, partecipata, kermesse del vino. Edizione numero 10: un traguardo raggiunto, un punto di partenza, perché Wine&Siena ha voglia di crescere ancora.

Presidente Bernardini, se guarda indietro, cosa pensa?

"Dieci anni fa non avrei mai creduto che Wine&Siena sarebbe potuto arrivare così lontano e che avrebbe avuto tutto questo successo. Avrei pensato, però, che se la manifestazione fosse cresciuta così tanto, alla decima edizione avrebbe avuto una location fissa per poter aumentare il numero degli espositori. A oggi gli spazi che abbiamo non ci permettono di accogliere tutte le richieste. A Siena non esiste un sito unico che possa contenere 1500-2000 persone. In molti luoghi deputati vigono problemi di pubblica sicurezza o non sono utilizzabili nel rispetto dei tesori che ospitano. A Merano, per esempio, c’è un’enorme struttura ma priva di bellezze artistiche".

In passato Wine&Siena si è svolto anche in location diverse: non è percorribile questa strada?

"Un costo esagerato, fosse solo per il personale impiegato. Con il freddo o la pioggia, poi, le persone non hanno voglia di andare in giro. E muoversi in città con il bicchiere in mano non è possibile anche per motivi di ordine pubblico. L’ideale sarebbe poter utilizzare l’intero Santa Maria della Scala, ma non è possibile: è pur sempre un museo. Un’altra ipotesi l’utilizzo di Fortezza, ma servirebbe una bella tensostruttura, con pavimento in legno, non come quelle utilizzate nelle fiere di paese o per una festa in Contrada. Un costo enorme, anche in questo caso".

L’anno scorso, Bernardini, aveva auspicato, perché Wine&Siena potesse essere una rassegna non inferiore a Vinitaly, in maggiori investimenti: si è mosso qualcosa in questi 12 mesi?

"Un’azienda, faccio un parallelo, investe se il guadagno aumenta. Se il fatturato è sempre lo stesso, non le conviene. Quindi se i numeri di Wine&Siena rimangono gli stessi, ripeto per motivi esclusivamente di spazi e non di interesse, nuovi investimenti sono difficili".

In ogni caso la rassegna è di grande successo: qualche numero?

"I numeri si sanno sempre alla fine. Ma posso già dire che le giornate di degustazioni in avvicinamento all’evento hanno riscosso un grande successo. Per la visita gratuita di lunedì, dedicata agli operatori del settore, grazie alla collaborazione tra Fipe e Confcommercio Siena, sono stati richiesti 800 accrediti, mentre la cena del venerdì, alla quale partecipano anche le autorità, è andata sold out. Wine&Siena piace".

Perché piace?

"Siena città ha sempre avuto una cultura per il vino, probabilmente prima non era stata sfruttata, a differenza magari della provincia. La manifestazione è servita come un rilancio. E, negli anni, ha permesso a cittadini e visitatori di scoprire luoghi mai aperti al pubblico, come il Monte dei Paschi o la Fondazione".

Il futuro di Wine&Siena?

"Non lo so, ma posso dire che con l’amministrazione ne stiamo già parlando. Il cammino va fatto tutti insieme. Siamo contenti di essere riusciti a mettere a sistema tante istituzioni. Wine&Siena è una manifestazione dinamica, dove c’è tutto".