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Wine&Siena torna per la decima edizione, unendo vino e cultura in una sinergia perfetta al Santa Maria della Scala.
"È la decima edizione di Wine&Siena, dunque un evento collaudato e consolidato, che però anno dopo anno si affina e migliora, proprio come il vino. Un evento che poggia su un abbinamento perfetto: il vino e Siena. Fare un evento a Siena sul vino è puntare su ciò in cui crediamo", così l’assessore senese al commercio e al turismo, Vanna Giunti, annuncia Wine&Siena, appuntamento che risponde e soddisfa ad entrambe le sue deleghe.
A Siena il primo evento dell’anno legato al vino.
"È una delle nostre eccellenze: da una parte all’altra dela provincia abbiamo i vini più famosi d’Italia e denominazioni conosciute in tutto il mondo, per le quali tra l’altro siamo attrattivi anche in ambito turistico. Le produzioni enologiche sono valore aggiunto delle terre di Siena, un altro ingrediente di quel ricchissimo patrimonio culturale per cui siamo visitati. Per questo Wine&Siena è frutto della sinergia fra diverse istituzioni del territorio, sia quelle del commercio che della cultura, come l’Università ad esempio, che dà il suo contributo. L’amministrazione comunale di Siena ci mette il Santa Maria della Scala. E la sinergia fra enti e promotori messa in piedi con la kermesse è il modo per mostrare l’immagine migliore del nostro territorio, in cui tutti contribuiscono alla sua ricchezza e contemporaneamente ne beneficiano".
E il Santa Maria della Scala è la sede ideale.
"Un luogo iconico che storicamente rappresenta cura e accoglienza: qui la cultura è lo strumento che traghetta, ci accompagna nell’offrire e promuovere i nostri prodotti. È il luogo simbolo della bellezza che meglio valorizza i prodotti che ospita. È inoltre il contenitore più grande in città, con spazi idonei ad accogliere un evento di grande portata come questo".
L’anno scorso c’è stato un dibattito sulluso di alcuni spazi del Santa Maria della Scala, cosa ne pensa?
"L’Antico Spedale è senza dubbio un bene da tutelare e per questo la sala del Pellegrinaio sarà preclusa agli stand del vino, ma utilizzata per eventi collaterali di cultura. Questo non vuol dire che per preservare il patrimonio lo si debba vietare. Tutelare un luogo, un bene, significa aprirlo, valorizzarlo e farlo conoscere. Certo, in sicurezza, con attenzione all’impatto e ad evitare danni. Questo è il percorso di crescita che la nostra città deve intraprendere".
Dunque un evento legato alle eccellenze, alla produzione, ma non solo?
"La formula è pressoché la stessa dell’anno scorso: arriveranno aziende da tutta Italia, circa 150 e il lunedì sarà dedicato agli operatori commerciali; poi ci sono eventi al fuori del Santa Maria della Scala e di accompagnamento alla kermesse durante la settimana, come la proposta ‘AsSaggi di vino’ che vede protagonista l’Università e i suoi professionisti, insieme ai produttori. Per noi un evento come Wine&Siena a gennaio è anche l’occasione migliore di destagionalizzare gli arrivi, cadendo in un periodo di bassa stagione. Siamo riconoscenti agli organizzatori e alle associazioni del commercio che l’hanno proposto: ci abbiamo creduto e lo porteremo ancora avanti. Guardare al futuro è il target di tutti".
Paola Tomassoni