Un evento della portata di Wine&Siena è di forte impatto per il comparto ricettivo del territorio. A ridosso delle festività natalizie trascorse da poco, quindi in una fase di bassa stagione, la città, valorizzando se stessa, le sue eccellenze e il suo territorio, ha la possibilità di accogliere, sulla distanza di tre giorni, un flusso non indifferente di turisti, visitatori, appassionati dell’enogastronomia, addetti ai lavori, operatori del settore. Provenienti da ogni parte dello Stivale.
"L’animazione in un periodo, quello invernale, in cui si muove il turismo di prossimità è fondamentale per negozi, ristoranti e strutture ricettive – ha affermato Rossella Lezzi, presidente provinciale di Federalberghi Confcommercio –. Con una rassegna articolata su tre giorni, gli ospiti possono fermarsi un giorno in più nelle nostre strutture".
Importante, per Lezzi, è coordinare un’attività basata sulla sinergia tra le forze in campo. "Ognuno fa la propria parte – ha aggiunto –. Per quanto ci riguarda, è tutt’ora in essere l’accordo che Federalberghi Toscana ha stipulato con Toscana promozione e Vetrina Toscana: il portale di quest’ultima ospita al suo interno tutte le strutture che utilizzano prodotti del territorio sia all’interno del proprio menù colazioni o ristorante".
"La maggior parte degli ospiti del periodo invernale proviene dal territorio nazionale – ha aggiunto Lezzi –. Quasi un italiano su tre approfitta delle vacanze per conoscere meglio il mondo del vino nel territorio visitato. Gli enoturisti sono infatti oggi il 64,5 per cento dei turisti italiani che hanno partecipato ad almeno un’esperienza a tema vino nel corso dei viaggi degli ultimi tre anni: in valori assoluti, si stima siano circa 13,4 milioni. È quanto emerge Rapporto sull’Enoturismo in Italia pubblicato dall’Ismea che evidenzia la crescente centralità del mondo del vino nelle scelte di viaggio di chi vive nel Belpaese".
Wine&Siena è quindi una rassegna che soddisfa perfettamente i palati degli italiani. "Tra le attività svolte dagli enoturisti nel corso dei loro viaggi, le degustazioni e le visite alle cantine sono le tipologie di proposte più popolari con rispettivamente il 71,2 e il 49,7 per cento – ha sottolineato la presidente Lezzi – che dichiara di avervi preso parte nel corso dei viaggi svolti negli ultimi tre anni. Un forte appeal esercitano anche le esperienze di relax e quelle attive, indicate dal 39,1 e 30,8 per cento".
E qui torna il riferimento al turismo legato alla vitivinicoltura: "Tra le esperienze di relax – osserva Lezzi – spiccano proposte come concerti e mostre d’arte in vigna e cantina, a riprova dell’affermazione del binomio vino e cultura, così come trattamenti di benessere a tema vino mentre tra quelle attive il trekking e la vendemmia turistica. Seguono nella classifica delle tipologie di proposte più popolari i tour e gli itinerari a tema vino, al 30,7 per cento, e gli eventi tematici, al 30,1 per cento".
Basta dunque un clic per potersi orientare in questi scenari. "Guardando alle modalità di prenotazione delle esperienze a tema vino e cibo, i canali online, i portali delle destinazioni e i siti web delle aziende sono i più utilizzati prima della partenza, al 55,8 per cento, e durante il viaggio, al 36,4 per cento", ha chiuso Lezzi.
A.G.