Archeologia, che passione. Quarantadue studenti inviati speciali a Paestum

I ragazzi dell’istituto Parentucelli-Arzelà coinvolti in visite guidate ma anche in attività di pulizia al Tempio di Nettuno e su una strada romana.

Archeologia, che passione. Quarantadue studenti inviati speciali a Paestum

I ragazzi dell’istituto Parentucelli-Arzelà coinvolti in visite guidate ma anche in attività di pulizia al Tempio di Nettuno e su una strada romana.

L’istituto Parentucelli-Arzelà di Sarzana è da sempre impegnato nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico e archeologico attraverso progetti specifici e collaborazioni con diverse istituzioni, con l’obiettivo di favorire la crescita degli studenti e renderli cittadini consapevoli. Di recente, l’istituto ha partecipato al progetto Paestum, uno dei principali progetti di archeologia. Un gruppo di 42 studenti, per lo più del triennio del liceo classico, ha preso parte allo stage di volontariato culturale a Paestum nell’ambito del progetto Pcto, organizzato dalla Società Friulana di Archeologia di Udine, dalla Direzione del Parco archeologico di Paestum-Velia (Salerno) e dall’Istituto stesso. Il progetto, interrotto durante la pandemia, è stato ripreso con entusiasmo.

Dal 23 al 28 settembre 2024, gli studenti, accompagnati dai professori Massimo Andreani, Monica Nicoli e Maristella Storti, hanno partecipato a numerose attività archeologiche. Oltre alle visite guidate a Paestum, Velia e Pompei, condotte da archeologi esperti, hanno svolto la pulizia del naos del Tempio di Nettuno e la sistemazione di una strada romana nei pressi di Porta Giustizia, che attraversa da Ovest ad Est la parte meridionale del parco archeologico. Seguiti dagli archeologi Massimo Fumolo e Luca Ferracin, gli studenti hanno riportato alla luce un asse viario coperto da anni da terra e vegetazione, avendo così l’opportunità di partecipare attivamente alla cura dei beni storico-artistici nazionali. Inoltre, hanno assistito a una lezione a cielo aperto presso gli scavi del Parco archeologico di Velia, tenuta dall’archeologo Francesco Uliano Scelza. Qui hanno approfondito le loro conoscenze sulle fonti storiche e filosofiche, sulla stratigrafia e sull’analisi dei reperti di età arcaica, antecedenti alle fondazioni delle colonie della Magna Grecia.