
Donatella Moica, presidente del gruppo Terziario Donna Confcommercio Toscana
FIRENZE "Lavoro e autonomia economica sono strumenti fondamentali per combattere la violenza di genere e costruire una società più equa". Ne è convinta Donatella Moica, presidente del gruppo Terziario Donna Confcommercio Toscana dal 2021, vice-presidente di Confcommercio Pistoia e Prato e presidente del Gruppo interprovinciale di Terziario Donna. Imprenditrice nel settore turistico e co-founder del tour operator Macana Maldives, da anni è impegnata nella promozione dell’imprenditoria femminile.
Quanto è importante l’indipendenza economica per la libertà delle donne? "Non possiamo parlare di libertà femminile senza affrontare il tema dell’indipendenza economica. Troppe donne restano intrappolate in situazioni di violenza perché non hanno la possibilità concreta di andarsene. Serve un cambio di paradigma: non basta proteggere, bisogna prevenire. E la prevenzione passa dal lavoro, dalla capacità di scegliere e di costruire il proprio futuro in autonomia".
Quale ruolo gioca la cultura in questo cambiamento? "La violenza contro le donne affonda le sue radici nei modelli educativi e nei ruoli di genere imposti dalla società. Se continuiamo a crescere bambine e bambini con una narrazione impari, il divario non si colmerà mai. Dobbiamo agire sulla scuola, sulle famiglie, sulla comunicazione, cambiando il modo in cui raccontiamo la società, il lavoro, la cura e il potere. Solo così potremo costruire un futuro più equo e inclusivo".
Quali sono le azioni concrete necessarie per sostenere l’occupazione femminile? "Non è sufficiente dire alle donne che hanno diritto al lavoro. Bisogna creare le condizioni affinché tutte possano farlo. Servono politiche fiscali che agevolino le spese di cura, congedi parentali uguali per madri e padri, una retribuzione equa. Oggi, secondo il ‘Rendiconto del divario di genere 2024’ pubblicato dall’INPS, le donne continuano a guadagnare meno degli uomini a parità di ruolo e carriera. Questo non solo è ingiusto, ma penalizza l’intera economia".
Quale modello economico può favorire la leadership femminile? "Il sistema attuale è ancora troppo competitivo e predatorio. Le donne possono portare un cambiamento radicale, puntando su un modello economico generativo, basato su sostenibilità, collaborazione e innovazione. Le imprese femminili si sono dimostrate più resilienti, inclusive e attente al benessere collettivo. Se vogliamo un futuro prospero, dobbiamo investire sulla leadership femminile, sull’imprenditoria e su nuovi paradigmi di valore".
Questo cambiamento riguarda solo le donne? "Assolutamente no. Questa è una sfida che riguarda tutta la società. Quando le donne lavorano, il PIL cresce, le famiglie stanno meglio, il welfare diventa più sostenibile. Quando le donne occupano ruoli di leadership, le aziende prosperano. La parità di genere non è uno slogan, ma una necessità economica e sociale. L’8 marzo non è solo una ricorrenza, ma un’occasione per ribadire che il cambiamento è urgente e deve partire subito".
Rossella Conte