Panorami di arte, armonia e natura. I siti Unesco: 16 luoghi dell’anima

Un programma di valorizzazione in cui le grandezze storiche e architettoniche si alternano a quelle del paesaggio

Panorami di arte, armonia e natura. I siti Unesco: 16 luoghi dell’anima

Panorami di arte, armonia e natura. I siti Unesco: 16 luoghi dell’anima

FIRENZE

La Toscana è da sempre terra di bellezza e di armonia, frutto dell’interazione tra uomo e natura (che ha avuto il suo momento più alto nel Rinascimento). Meraviglie che si snodano dall’Appennino alle città d’arte, dalle dolci colline al mare incontaminato. E non è un caso che vi sia concentrato uno dei più abbondanti giacimenti di siti iscritti nella lista dell’Unesco: ben 16 che spaziano tra arte, natura, paesaggi culturali, creatività e saperi antichi. Un unico, ma poliedrico luogo dell’anima da condividere con gli italiani e con i tanti viaggiatori stranieri che sognano ogni anno di visitarla.

Con l’obiettivo di accompagnare una fruizione empatica e sostenibile di questa immensa ricchezza, l’agenzia Toscana Promozione Turistica ne ha avviato una narrazione olistica, senza confini tra architetture urbane e naturalistiche, tra orizzonti marini e prospettive pittoriche, tra arte colta e popolare.

Nel 1982 fu incoronata la prima città della regione patrimonio dell’umanità, Firenze con il suo centro storico. Spartiacque tra Medioevo e Rinascimento, l’antica Florentia, culla della società moderna, che proprio qui mosse i primi passi, grazie ad artisti, filosofi e mecenati la cui lungimiranza si riflette ancora oggi nelle opere che li hanno resi immortali. Brunelleschi, Donatello, Botticelli, Michelangelo ne hanno plasmato la forma regalandole perfezione.

Fu Gabriele D’Annunzio invece a dare il nome al secondo bene Unesco in ordine cronologico. Nel romanzo Forse che sì, forse che no del 1910, definì "prato dei miracoli", un prodigio di bellezza la piazza del duomo

di Pisa, a tutti nota come piazza dei Miracoli. Dal 1987 Patrimonio Mondiale grazie alla Cattedrale, il Battistero, la Torre (campanile del duomo) e Camposanto (cimitero monumentale), edificati tra XI e XIV secolo.

E sempre di arte Medioevale è depositaria San Gimignano, costituendo un eccezionale esempio di urbanistica medievale: 14 torri gentilizie visibili ancora oggi delle 72 erette tra il XII e il XIV secolo dalle famiglie più influenti della città.

Anche del centro storico di Siena l’Unesco ha premiato le sue origini medievali perfettamente custodite, nel suo centro, specchio di un passato di prosperità legata alla fiorente attività bancaria e alla posizione privilegiata lungo le più importanti rotte commerciali dell’epoca. Grazie al buon governo dei Nove, riportato da Ambrogio Lorenzetti in uno dei cicli di affreschi più importanti della storia dell’arte, la città prosperò arricchendosi di quei capolavori d’arte e di architettura che ancora oggi impreziosiscono il suo centro storico.

Pienza è invece è un capolavoro del Rinascimento, anzi è il capolavoro, la città ideale per eccellenza rinascimentale, voluta da Papa Pio II, al secolo Enea Piccolomini (1405-1464). E l’Unesco l’ha insignita nel 1990 per l’inestimabile valenza storico-culturale del suo centro storico.

E ancora, sono da citare Montecatini Terme, bene Unesco seriale transnazionale, l’unico parco termale patrimonio dell’umanità in Italia. Entrato nella prestigiosa lista nel 2021, insieme ad altre destinazioni europee con simili caratteristiche, incarna una tradizione di termalismo legata ai fasti del XX secolo. E poi Carrara, la città scolpita nel marmo: inserita nel network delle Città Creative Unesco dal 2021 per l’arte popolare e l’ artigianato artistico in virtù del marmo che ne ha connotato la storia. E infine la cerca e cavatura del tartufo (di San Miniato) inserita nel Patrimonio culturale e immateriale dell’Umanità dal 2021.