AC Pistoia Photo Contest, la nuova edizione

Concorso / La giuria voterà le foto per 7 categorie con iscrizione possibile fino al 2 febbraio, mentre a marzo è in programma la premiazione dei vincitori

Il contest permette a tutti di mostrare il proprio talento fotografico

Il contest permette a tutti di mostrare il proprio talento fotografico

È iniziata ufficialmente il 31 ottobre la 13a edizione dell’AC Pistoia Photo Contest, organizzato in collaborazione con il partner tecnico Papyrus Communication, e sotto l’importante supervisione del curatore e direttore artistico Angelo Fragliasso. Per quest’anno, le categorie prese in esame dalla giuria saranno sette in totale, sei “ordinarie” (paesaggio, ritratto, street, natura, urban e “distanza ravvicinata”, più una speciale legata al tema della diversità culturale). È possibile procedere all’iscrizione (in qualsiasi categoria) pagando una quota di 15 € entro il 2 febbraio 2025. Dopo tale data, infatti, inizierà il periodo di valutazione della giuria, che durerà fino alla premiazione prevista per il mese di marzo. Il contest nasce per dare l’opportunità ai concorrenti di mostrare il meglio della propria produzione fotografica. Ogni partecipante può iscriversi a tutte le categorie, ma presentando solamente una foto per ognuna, così da rendere necessaria anche una selezione personale che possa tenere alto il livello delle foto presentate. Non sono ammessi certamente fotomontaggi, rendering, opere grafiche o foto migliorate attraverso l’intelligenza artificiale, ma qualunque altro virtuosismo tecnico sarà ben accolto dalla regia. Le varie categorie sono state d’altronde scelte così da dare importanza non solo alla foto in sé, ma anche alla capacità di cogliere l’attimo, catturare le emozioni ed interpretare in maniera originale i diversi tipi di ambiente circostante. La categoria “paesaggio”, ad esempio, nasce con l’idea di mostrare il rapporto tra i soggetti umani e l’ambiente in cui vivono, indipendente dal fatto che sia un luogo familiare o meno. In questo caso, può concorrere ogni tipo di foto, anche quelle con panorami ampi o dettagli più intimi, la fotografia aerea (con droni o altro), quella con tempi lenti di esposizione e quella in grado di sperimentare luci e atmosfere differenti (compresa la fotografia notturna). Simile è la ratio legata alla categoria “street”, in cui inquadratura e tempismo la fanno da padrone nell’intento di documentazione estemporanea di un evento, di una qualsiasi attività umana, che sia anche solo percepita in alcuni scorci urbani o extra urbani. In questo senso, la vicinanza alla scena e l’utilizzo di focali corte è caratterizzante e ritenuta di grande importanza. Peculiarità differenti vanno invece riconosciute alla categoria “urban”, in cui la figura umana non deve essere il soggetto principale, ma - se presente - deve servire solo a completare la scena. Questo tipo di fotografia mira quindi a testimoniare le trasformazioni architettoniche e il passare del tempo, catturando la storia urbana nelle sue espressioni quotidiane o nelle sue evoluzioni. Fanno parte di questa categoria la fotografia architettonica urbana e la fotografia paesaggistica urbana caratterizzata da elementi architettonici di ogni genere, escludendo per le foto “urbex” (esplorazione urbana di strutture abbandonate o in rovina, tunnel o sistemi di drenaggio). La figura umana ritorna centrale quando si parla invece dei ritratti, che lascia al concorrente la facoltà di includere o meno tutta la figura del soggetto. La priorità assoluta resta quella di catturare emozioni, immortalare sentimenti al di là della mera descrizione del volto. Una particolare espressione, una smorfia caratteristica di un adulto (uomo o donna) o di un bambino in un determinato momento. Anche la categoria “natura” veicola con sé l’idea di poter catturare le sensazioni, ma questo esclusivamente grazie all’interpretazione del fotografo, che deve catturare l’assenza dell’ambiente scelto, favorendo una sorta di immersione da parte di chi osserva. Fiori, piante, inoltre, sono le benvenute anche nella fotografia a distanza ravvicinata, che per natura ha l’obiettivo di rivelare dettagli invisibili a grandezza naturale. In questa categoria, il regolamento permette ingrandimenti superiori oltre il rapporto di 1:1 o scatti mediante la tecnica del “focus stacking”, ma non ammette l’uso di microscopi di qualsiasi tipo. L’esplorazione e la celebrazione della varietà delle culture è invece l’obiettivo principale della categoria speciale. Le immagini possono illustrare contrasti o armonie tra persone, luoghi, abitudini o stili di vita, senza restrizioni di luogo o di luce, favorendo l’interpretazione creativa e l’originalità. Sarà essenziale sottolineare il rispetto e la comprensione delle diversità culturali, evidenziando i legami che uniscono le persone attraverso queste differenze. La giuria premierà quindi proprio le immagini che esprimono la coesistenza di diverse culture in modo empatico e coinvolgente. In questa categoria come in tutte le altre, salvo casi particolari da segnalare, sono ammesse sia foto a colori che foto in bianco e nero. Allo stesso modo sono ammesse anche tutte le tecniche standard di miglioramento dell’immagine così come la rimozione di piccoli oggetti. Non è invece mai consentita l’aggiunta di oggetti o elementi estranei all’immagine, pur prodotti dallo stesso autore.