A partire dalla fine di questo 2024, il Codice della Strada subirà un importante aggiornamento, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza sulle strade e di adeguarsi alle nuove necessità della mobilità. Con il via libera definitivo del Senato il 20 novembre, il disegno di legge, che aveva già ottenuto l’approvazione della Camera a marzo, sarà presto legge dello Stato, pronto a entrare in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le modifiche, fortemente volute dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, riguardano diversi punti importanti, dalle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, fino a norme più severe per l’uso dei dispositivi elettronici alla guida e la gestione dei monopattini elettrici. Ma le novità non si fermano qui: il nuovo Codice introduce anche misure per tutelare ciclisti, motociclisti e pedoni, oltre a rinnovare le norme sugli autovelox, per combattere la violazione delle regole e favorire il rispetto delle regole. Il fulcro della riforma riguarda la lotta contro le infrazioni più gravi. Tra le novità più rilevanti, l’introduzione dell’”ergastolo della patente” per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e commette crimini gravi, come il non fermarsi dopo un incidente. Se il conducente è sotto l'effetto di alcol o droghe, il rischio di perdere la patente è elevato: le sanzioni per chi viene sorpreso con tassi alcolemici sopra i limiti variano da multe salate a pene detentive. In caso di recidiva, inoltre, è previsto l'installazione di dispositivi elettronici, come l’alcolock, che impedisce l'avvio dell'auto se l’alcoltest risulta positivo. Anche l’uso dei cellulari durante la guida verrà severamente punito. La sospensione della patente e multe che vanno dai 250 ai 2.588 euro sono solo alcune delle pene previste per chi non rispetta le regole della sicurezza stradale. Il Codice della Strada 2024 dedica grande attenzione anche ai nuovi mezzi di trasporto. I ciclisti saranno tutelati con norme che prevedono distanze minime obbligatorie durante il sorpasso e l’obbligo di garantire corsie ciclabili ben segnalate. I monopattini elettrici, d’altra parte, saranno obbligatoriamente dotati di assicurazione, targa e luci, oltre a prevedere il casco per tutti, dai minorenni agli adulti. Anche i motocicli e ciclomotori saranno inseriti tra gli "utenti vulnerabili", e non mancano nuove regole per il trasporto di passeggeri durante l’esercitazione per il conseguimento delle patenti A. Inoltre, i motocicli di cilindrata inferiore ai 120 cc potranno circolare solo su autostrade e strade extraurbane principali, sempre a condizione che il conducente sia maggiorenne. Una delle misure più attese riguarda gli autovelox, che saranno utilizzati con maggiore trasparenza. I nuovi regolamenti stabiliscono che i rilevatori di velocità possano essere installati solo in zone ad alta incidentalità e che i dispositivi siano omologati e ben segnalati. Gli automobilisti potranno ricevere multe, ma senza la foto del veicolo allegata: queste immagini, infatti, verranno conservate dalle autorità solo su richiesta, con l’obiettivo di tutelare la privacy. Il nuovo Codice della Strada prevede anche l’introduzione di Zone a Traffico Limitato (ZTL) nelle aree UNESCO, con l’obiettivo di proteggere i patrimoni culturali e naturalistici, favorendo al contempo un turismo più sostenibile. Inoltre, è previsto un maggior controllo sulle violazioni legate alla sosta nelle zone riservate, come quelle per persone disabili, con multe che possono arrivare fino a 990 euro. Il Nuovo Codice della Strada 2024 porterà quindi con sé una serie di modifiche che mirano a rendere le strade italiane più sicure per tutti. Mentre le nuove regole non sono retroattive, garantendo che le infrazioni precedenti non siano soggette alle nuove sanzioni, il legislatore ha voluto segnare un punto di svolta. Con norme più severe per chi guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di droghe, o utilizza il cellulare, il governo spera di ridurre drasticamente gli incidenti. La sicurezza stradale diventa dunque un obiettivo sempre più urgente, soprattutto in un contesto in cui la mobilità urbana è in continua evoluzione. «Penso che sia un Codice della Strada il più partecipato possibile, abbiamo fatto numerosissimi incontri con le associazioni vittime della strada, con le imprese produttrici, con i ciclisti, con i motociclisti, con i sindacati, con i Comuni, con tutti», aveva dichiarato a ottobre Salvini. Detto, fatto.
MotoriNuovo Codice della Strada: tutte le novità