Pistoia e il motorsport, un legame più intenso di quanto si possa pensare. La città toscana è l’epicentro di numerosi appuntamenti a livello locale e nazionale seguiti ogni anno da tantissimi appassionati. A cominciare dai rally, vera “specialità” della zona, fino alle corse dedicate alle vetture d’epoca, il cui fascino è lento a morire. Una passione, quella dei motori, che si sublima anche nell’esperienza di piloti, ingegneri, meccanici, insomma, nelle scuderie protagoniste delle competizioni e che riescono, attraverso il loro lavoro, a trainare anche il turismo della città e della regione. O anche, perché no, nelle avventure dei restauratori che incontrano un’auto malandata sulla loro strada e la rimettono in sesto, donandole una nuova vita. Sullo sfondo di tutta questa passione, c’è l’AC Pistoia, filiale cittadina dell’Automobile Club d’Italia, punto di riferimento a Pistoia e provincia per tutto ciò che concerne l’universo automobilistico stradale e sportivo e che nel 2023 ha festeggiato i primi cento anni di vita. Un vero e proprio punto di riferimento del territorio, sia per l’organizzazione degli eventi sportivi che per quanto riguarda tematiche sempre più attuali e importanti, prima fra tutte la sicurezza stradale. Ne abbiamo parlato con il Direttore di AC Pistoia, Giorgio Bartolini. Direttore Bartolini, quella di AC Pistoia è una storia di una certa rilevanza all’interno del territorio. «Fondato nel 1923, l’AC Pistoia nasce da una precedente affiliazione all’Automobile Club Firenze, poi i pistoiesi si sono “stufati” di questa subordinazione e hanno creato un proprio statuto. Aderendo alla Federazione ACI, AC Pistoia è divenuta la realtà provinciale che declina localmente i valori dell’AC a livello nazionale, come esplicitati dallo statuto dell’ACI. Nel corso degli anni, l’AC Pistoia si è affermato per vari motivi, soprattutto perché nel territorio c’è una forte tradizione motoristica». Difatti, nel nostro viaggio alla scoperta di Pistoia e del suo rapporto con i motori, abbiamo notato come questa città sia un po’ una sorta di “casa” del motorsport. Come mai, secondo Lei, è presente questa forte passione per il mondo dell’automobilismo sportivo? «Innanzitutto perché a Pistoia c’è una tradizione artigianale molto forte e radicata, che fa da volano a tutto il movimento. Penso ad esempio alle Officine Breda, che dalla realizzazione di carrozze in tempi antichi sono passati alla costruzione di mezzi del trasporto pubblico. Poi penso a nomi illustri originari della città, come quello dell’ingegner Carlo Chiti o dei piloti Mauro Nesti, campione europeo e “Re della Montagna”, e Fabio Danti, leggenda delle cronoscalate. Queste figure hanno di certo contribuito a incentivare questa passione». Che posto occupa AC Pistoia in questo contesto fatto di motori, cilindri, pistoni, carrozzerie e passione? «Noi sosteniamo gli eventi con contributi sportivi e attività organizzative vere e proprie. Supportiamo e sponsorizziamo in maniera sensibile gli organizzatori locali dei rally, e inoltre cerchiamo di coordinare l’intera attività sportiva del territorio. Organizziamo i corsi per il rilascio della prima licenza, delle licenze per gli ufficiali di gara, organizziamo periodicamente il passaggio della Mille Miglia a Pistoia. E per noi è motivo di orgoglio». Esuliamo dal campo delle competizioni. AC Pistoia si è da sempre contraddistinta per l’impegno nell’educazione alla sicurezza stradale. Concetto quanto mai attuale, dato che recentemente il Governo ha modificato il Codice della Strada. «Nella mission istituzionale di ACI è contemplata l’attività di formazione ed educazione alla sicurezza stradale. Attività che svolgiamo attraverso svariate iniziative. Ad esempio, noi di AC Pistoia abbiamo realizzato, all’interno di un parco giochi al chiuso, dei percorsi che simulano, nella dimensione del gioco, le principali situazioni reali della strada: rotatorie, semafori, incroci, attraversamenti pedonali etc. I bambini delle ultime classi delle scuole materne e delle prime classi delle elementari, accompagnati da una nostra formatrice, vanno lì e passano un’intera giornata imparando l’educazione stradale. Tutto questo in collaborazione con i comandi della Polizia municipale di molti Comuni della provincia - quest'anno sono al nostro fianco i comandi di Pistoia, Pescia, Monsummano, Serravalle e Ponte Bugianese -, che manda sul posto un vigile urbano a rappresentare l’autorità, veicolando così anche un messaggio positivo: ovvero, il vigile urbano è il più grande amico che un bambino possa avere». In definitiva, Direttore Bartolini: quali sono i buoni motivi per associarsi all’AC Pistoia? «L’ideale sarebbe avere la tessera in tasca senza doverla usare mai (ride, ndr). Perché così vuol dire che non ci sono problemi. Del resto, occorre dire che la tessera associativa ACI si utilizza al momento del bisogno. E aiuta a fronteggiare buona parte delle situazioni di difficoltà che l’utente può avere, sulla strada o in viaggio, come l’assistenza al veicolo ma non solo, perché alcuni contenuti della tessera infatti comprendono anche servizi di assistenza sanitaria al socio e alle persone in viaggio con lui».
Motori«Pistoia vanta una forte tradizione motoristica L'Automobile Club è orgoglioso di supporta