«Ho sempre percepito la profonda responsabilità di preservare il patrimonio storico automobilistico del nostro Paese: un tesoro collettivo che racconta storie di innovazione, sfide, vittorie sportive ed evoluzioni sociali. In un’epoca in cui il progresso tecnologico si sviluppa a ritmi esponenziali, risulta sempre più indispensabile ancorare il nostro futuro a una solida consapevolezza del passato. Ogni automobile storica conservata e restaurata è un capitolo di questo ricco racconto che dobbiamo proteggere e tramandare». Sono le parole di Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia e di ACI Storico, che ha illustrato a Roma la "Carta dei principi per il Restauro, la Conservazione e la Tutela dell’Automobile", un nuovo punto di riferimento per tutti gli appartenenti al settore del motorismo storico, composta da dieci principi fondamentali. Il primo tratta la Pianificazione Approfondita, composta dalla valutazione dello stato dell’auto e dall’identificazione delle parti bisognose di interventi conservativi, tutto con il massimo Rispetto della Storia e Autenticità, determinando modello, allestimento, data di produzione ed eventi di rilievo ai quali l’auto ha partecipato. Fondamentali sono l'Utilizzo di Componenti Originali o fedeli all’originale, al fine di garantirne l’autenticità, e lo Smontaggio Attento e Documentato, fotografando ogni fase ed etichettando ciascun componente per fornire una guida chiara per la fase di rimontaggio, come recitano rispettivamente il terzo e il quarto punto. Importante sarà accertarsi che le Tecniche utilizzate siano Tradizionali e che le Abilità Artigianali siano di altissimo livello, insieme al doveroso Rispetto delle Specifiche Originali, come la conformità alle specifiche del produttore. Inoltre, come dicono il settimo e l’ottavo principio, sono essenziali l’Equilibrio tra Autenticità e Funzionalità, per garantire sicurezza e affidabilità dell’auto e per adattare l'originale alle normative e alle esigenze d’utilizzo contemporanee, e il Controllo Qualità con la prova su strada. Anche la Manutenzione Continua e la Conservazione sono aspetti su cui è necessario porre molta attenzione per guidare il collezionista a un corretto mantenimento e per evitare danni futuri. Infine, la Comunicazione Trasparente con il proprietario e/o committente da parte degli esperti: la consultazione regolare, la condivisione di decisioni chiave e la partecipazione attiva del proprietario alle fasi decisionali, infatti, aiutano a garantire che il restauro rispecchi appieno sia i requisiti di autenticità e originalità sia le aspettative del cliente. Al termine dei lavori, poi, diventerà cruciale il rilascio al cliente di un dossier che raccolga tutte le informazioni e i processi utilizzati nel corso del restauro (e ogni restauratore ne conserverà una copia). Sul tema si è espresso anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha parlato della Carta come di «una conquista di alto valore simbolico non solo per il motorismo storico, ma per l’intera cultura italiana. Da quest’oggi opere d’arte come le automobili potranno essere raccontate e tramandate alle future generazioni attraverso un documento che finalmente ne riconosce il valore storico, culturale e identitario. I veicoli storici sono dunque un bene culturale speciale che merita di essere salvaguardato nel suo originale valore estetico e storico».
MotoriRestauro, Conservazione e Tutela dell'auto: ecco la Carta dei principi