Sono passati 90 anni esatti dalla prima edizione del Concorso di Montecatini. Era il settembre 1934 quando il RACI - Reale Automobile Club Italia, insieme con istituzioni locali ed imprenditori, realizzò la prima edizione di un Concorso che era in realtà un salone espositivo all’aria aperta, unico nell’Italia Centrale, di tutta la produzione di quegli anni delle Case italiane ed estere. Negli anni ’60 gli organizzatori fiutarono il successo che avrebbero avuto le auto storiche e lo trasformarono definitivamente nel 1965 in Concorso di Eleganza. Erano gli anni d’oro dell’economia italiana, così come per la città termale, e Montecatini era un riferimento per queste manifestazioni a livello nazionale. I giornali dell’epoca riportavano che “Montecatini è stata letteralmente invasa da un numero considerevole di macchine e da una immensa folla convenuta da tutta la Toscana, dall’Umbria e dalle Marche”, e in altra edizione, “oltre 300 eleganti vetture in passerella a Montecatini”. Nel 2010 il Kursaal Club, registrato il marchio, riprese i primi tentativi e le edizioni del 2018 e 2021 furono realizzate con rinnovato splendore e consacrarono il Club a livello internazionale, facendolo salire di molto nella scala dei valori nazionali delle Associazioni Amatoriali di Auto d’Epoca. Curiosa la storia del Trofeo Lamborghini, istituito dal Kursaal in questa edizione per ricordare i 60 anni dalla prima partecipazione al Concorso di Montecatini delle Industrie Ferruccio Lamborghini s.a.s. Nel settembre 1964 la Lamborghini produceva i primi modelli su carrozzeria Touring e Ferruccio iscrisse direttamente tre vetture al Concorso di Eleganza di Montecatini (il club conserva anche copia dell’assegno quale tassa di iscrizione. Il Trofeo è andato alla Miura S 1969 di Livon Nicolà, mentre il Premio Pinocchio alla Cisitalia 202 B Pinne Nuvolari del 1947 di Massai: un connubio tra la fata turchina e il famoso burattino nella storia più conosciuta nel mondo intero. Infine, la Giuria ha voluto assegnare Il premio Montecatini Lamborghini ad Alfredo Spinetti per la sua 350 GT del 1964 che proprio 60 anni fa venne esposta nella città termale. Oltre all’Alfa Romeo vincitrice assoluta, a ritagliarsi un ruolo da protagonisti sono stati Manfredini con la Lancia Bilambda del 1925, la Lancia Aurelia B 52 Vignale del 1953 di Gianni Morandi, la Fiat 508 S Balilla di Cecchi e la Ferrari 250 MM del 1953 di Lotti. Queste quattro si sono aggiudicate i premi di categoria, coupé e decappottabili anteguerra e dopoguerra. La Giuria era guidata da un tecnico internazionale come Franco Ronchi, affiancato da illustri esperti come Camardella (creatore della Ferrari F40), Giudici - direttore ACI Editore -, Marzullo del RIAR e Alessandra Giorgetti, esperta giurata in ogni Paese d’Europa, che hanno svolto esami approfonditi e rilievi su tutte le vetture.
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