Siena, 16 agosto 2019 - Il Palio dell'Assunta 2019 è stato da brividi. Tutti festeggiavano il Bruco con Andrea Mari detto Brio, a lungo alla testa della carriera, ma agli ultimi metri Remorex il cavallino scosso della Selva ha conquistato il Palio. A metà carriera la caduta di Tittia, al secondo San Martino.
Corsi e ricorsi storici. la Selva non vinceva dal Palio dell'Assunta 2015, che per ragioni meteo si corse il 17 agosto. E il fantino era... Tittia. Vincitore peraltro del Palio di Provenzano per la Giraffa.
REMOREX, CAVALLO DA LEGGENDA: DUE VOLTE VINCITORE DA SCOSSO
L'ordine al canape: Istrice, Drago, Torre, Selva, Bruco, Chiocciola, Onda, Aquila e Oca. Di rincorsa era la Pantera con Trecciolino su Tabacco. Nervosismo al canape, il mossiere Bartolo Ambrosione deve sudare e non solo per l'afa che si accanisce sulla Conchiglia. Dopo oltre mezz'ora, quasi a sorpresa, mossa valida. E comincia una carriera che resterà nella storia.
Parte in testa l'Onda, poi rapidamente il Bruco prende la testa della carriera ma all'arrivo si vede che la Selva con Remorex scosso è davanti di un soffio. Mentre i contradaioli del Bruco esultano, si vedono quelli della Selva agitarsi: avevano già capito. E dopo pochi istanti di incredultià è proprio la Selva a esplodere di gioia e portare a casa il drappellone di Manara.
Splendido il colpo d'occhio della piazza, stracolma. Tra gli ospiti annunciati in piazza del Campo i ministri Gian Marco Centinaio e Alberto Bonisoli, il presidente della Liguria Giovanni Toti, ospiti del Comune di Siena, il senatore Usa Charles Ellis Schumer, Hee-seog Kwon, ambasciatore della Repubblica di Corea in Italia, Thomas Smitham, vice capo missione dell'ambasciata Usa in Italia, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e l'attore Massimo Ghini.
Il drappellone per questo Palio è stato disegnato da Milo Manara. Il Palio di Provenzano del 2 luglio era stato vinto dalla Giraffa con Tittia su Tale e Quale. La provaccia e la prova generale (e anche la quarta prova) erano state vinte dall'Istrice, la terza dalla Chiocciola, la seconda dall'Onda e la prima dall'Aquila.
Luca Boldrini