Bambini e ragazzi disabili ai centri estivi 2024: l’estate divertendosi in sicurezza è pos

Inclusività / È necessario garantire il divertimento e l’apprendimento anche alle categorie più fragili

Restano ferme le prescrizioni in tema di disabilità fornite dalla Convenzione Onu

Restano ferme le prescrizioni in tema di disabilità fornite dalla Convenzione Onu

L’organizzazione dei centri estivi varia a seconda dell’ente a cui è proposta la loro costituzione e gestione e della metodologia di organizzazione. Quali sono le linee guida in tema di disabilità? In Italia, ad oggi, non esiste una normativa specifica che regola le attività dei centri estivi a livello nazionale. Restano ferme le prescrizioni fornite a livello più ampio dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che è parte integrante dell’ordinamento italiano in virtù della sua ratifica operata con la Legge 18 del 2009. In particolar modo stando a quanto disposto dall’art. 30 rubricato “Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi e allo sport”, con cui si ribadisce il dovere per gli Stati di adottare misure atte a garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport, incluse le attività previste dal sistema scolastico. Più in generale le persone con disabilità devono avere accesso sia ai luoghi che ospitano attività sportive, ricreative e turistiche, sia ai servizi forniti da coloro che sono impegnati nell’organizzazione di attività ricreative, turistiche, di tempo libero, sportive. I centri estivi del Comune di Firenze, ad esempio, ogni anno offrono esperienze di socializzazione, relazione, partecipazione e crescita, inclusive e stimolanti, ispirate ai valori dell’educazione alla cittadinanza globale e ai principi dell'educazione allo sviluppo sostenibile. Graduatorie ad accesso riservato sono dedicate ai minori con disabilità certificata, con attenzione sempre maggiore alle misure di sostegno che possano consentire l’ideale accoglienza dei medesimi in contesti progettati per rispondere ai bisogni di tutti. «I centri estivi offrono tante belle attività ed esperienze formative di qualità ai bambini e ai ragazzi, tenendo in grande considerazione le esigenze dei più fragili - ha detto l’Assessora all’educazione, welfare e immigrazione del Comune Sara Funaro -. Sono una risposta importante alle esigenze educative e di socializzazione di bambini e ragazzi e sono un’ottima risposta ai bisogni organizzativi delle famiglie in un’ottica di conciliazione dei tempi di vita-lavoro. Coniugano formazione e crescita dei ragazzi e sostegno concreto ai genitori nel periodo di sospensione estiva delle attività scolastiche».