Dal welfare al sostegno psicologico

L'Università di Pisa promuove una comunità coesa basata sulla responsabilità reciproca, offrendo politiche di welfare avanzate per favorire il benessere degli studenti e contrastare discriminazioni, violenze di genere e disabilità. Gli studenti sono co-protagonisti attivi della vita universitaria, contribuendo al suo sviluppo creativo e collettivo.

Dal welfare al sostegno psicologico

"Una comunità coesa si basa sulla responsabilità reciproca: è una comunità in cui ogni membro si prende cura degli altri". Così la professoressa Enza Pellecchia (nella foto), prorettrice per la coesione della comunità universitaria e

per il diritto allo studio, sintetizza l’impostazione dell’Università di Pisa.

Un Ateneo che vanta politiche di welfare fra le più avanzate in Italia e che comprendono una no tax area (per ISEE fino a 26mila euro) fra le più ampie a livello nazionale, l’assistenza sanitaria estesa agli studenti fuorisede, convenzioni sui mezzi di trasporto pubblici, contributi per il canone di affitto delle stanze, massima attenzione per studenti e studentesse con

disabilità e con disturbo specifico dell’apprendimento, sportello per il supporto psicologico, contrasto a tutte le forme di discriminazioni tramite la consigliera di fiducia, ascolto e assistenza gratuita per i casi di violenza di genere con apposito Sportello interuniversitario dedicato.

Finalità comune a tutti questi interventi è creare le condizioni per un percorso universitario in cui i talenti individuali possano emergere e fiorire, anche a beneficio di tutta la comunità universitaria.

"I nostri studenti e le nostre studentesse - sottolinea la Prorettrice - non sono soltanto meri fruitori di servizi, ma coprotagonisti di una vita collettiva a cui contribuiscono attivamente e creativamente".

S.T.