Attenzione, torna l'ora solare. Siamo pronti?

Lancette / Impatti e benefici del cambio di orario che quest'anno avverrà tra sabato e domenica notte

Il ripristino dell'ora legale è poi previsto per la notte fra il 29 e il 30 marzo 2025

Il ripristino dell'ora legale è poi previsto per la notte fra il 29 e il 30 marzo 2025

A partire dalla notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, l’ora solare farà il suo ritorno con lo spostamento delle lancette dell’orologio indietro di un’ora, precisamente dalle tre alle due. Questo cambio garantirà un’ora in più di luce naturale nelle prime ore del mattino, mentre il calare del buio arriverà più velocemente nel pomeriggio. Di conseguenza, le giornate appariranno progressivamente più corte, fino a culminare nell’arrivo della primavera e nel ripristino dell’ora legale, previsto per la notte fra il 29 e il 30 marzo 2025. Dal punto di vista pratico, la maggior parte dei dispositivi elettronici connessi a internet, come smartphone, tablet e computer, si aggiorneranno in modo automatico. Tuttavia, per alcuni apparecchi quali orologi tradizionali o quelli presenti nelle automobili, sarà necessario intervenire manualmente. L'introduzione dell'ora solare non è esente da conseguenze, in particolare per quanto riguarda gli effetti sul ciclo sonno-veglia delle persone: il cambiamento di orario potrebbe infatti causare disturbi temporanei come difficoltà a prendere sonno, risvegli notturni e una sensazione di stanchezza durante il giorno. Altri possibili effetti comprendono una ridotta capacità di concentrazione e alterazioni dell’umore. Per evitare questi disagi, gli esperti suggeriscono di adattare gradualmente gli orari dei pasti e del sonno nei giorni precedenti al passaggio, in modo da permettere al corpo di abituarsi progressivamente al nuovo ritmo. Sul fronte dei vantaggi, il principale beneficio dell’ora solare riguarda i consumi energetici. Lo sfruttamento più efficace della luce naturale permette infatti una riduzione dei consumi di energia elettrica, traducendosi in risparmi economici significativi. Secondo i dati forniti da Terna, il sistema elettrico italiano ha risparmiato circa 370 milioni di kWh, un quantitativo di energia sufficiente a coprire il fabbisogno medio annuo di 140 mila famiglie. Questo risparmio ha generato un beneficio economico pari a circa 90 milioni di euro, con ricadute positive anche dal punto di vista ambientale. Nonostante tali vantaggi, l'utilità del cambio d’orario è stata oggetto di discussione negli ultimi anni. In molti Paesi europei raccolte di firme e dibattiti pubblici hanno sollevato la possibilità di abolire definitivamente questa pratica. Tuttavia, l’Unione Europea non ha ancora raggiunto una decisione condivisa e il dibattito rimane tuttora aperto.