Sara Funaro*FIRENZESono trascorsi 160 anni, non deve essere una mera ricorrenza ma un’opportunità per ricordare la nostra storia, l’importanza delle istituzioni democratiche, il ruolo da protagonista che la nostra città ha ricoperto. I sei anni di Firenze Capitale sono stati determinanti per la sua trasformazione dal punto di vista urbanistico e sociale. È stato un periodo di crescita e sviluppo, anche certamente di difficoltà e tensioni.
Una città fino a quel momento di medie dimensioni si ritrovò con 30mila residenti in più, con grandi giornali, istituzioni culturali e politiche. Firenze cambiò volto con la realizzazione della cerchia dei viali del Poggi, sulla scorta di tante altre città europee. Ma seppe rivestire anche un ruolo cruciale nel superamento dei municipalismi e nel percorso per l’Unità d’Italia. Al terzo piano di Palazzo Vecchio è possibile riscoprire questa storia grazie a un allestimento dedicato proprio agli anni di Firenze Capitale. Elemento centrale attorno a cui si snoda questo percorso è il quadro del Giacomelli che raffigura l’inaugurazione della statua di Dante in piazza Santa Croce, con la presenza di gonfaloni da tutta Italia, nel sesto centenario dalla nascita del sommo poeta, uno degli episodi più emblematici di quel periodo.
Non è paragonabile il momento storico che stiamo attraversando e diverse sono le sfide a cui ci chiama il nostro tempo ma se vogliamo altrettanto complesse. Anche adesso dobbiamo saper essere città accogliente e attrattiva per chi da fuori sceglie di costruire qui il suo progetto di vita e sempre più viva e vivibile per tutti i fiorentini ed è per questo che stiamo lavorando tanto come amministrazione sul tema dell’abitare e sul contrasto all’overtourism.
Oggi come allora la città vive una fase di mutamento, sicuramente difficile ma che la proietta nel futuro, penso ai lavori per la nuova linea tranviaria, un’infrastruttura sostenibile e all’avanguardia che collegherà tra loro i quartieri e la città con i comuni limitrofi.
Anche oggi Firenze può e deve essere capitale, una capitale culturale, con il suo centro storico Patrimonio mondiale UNESCO, frutto di una continua creazione durata secoli, con le sue grandi istituzioni e quel fitto tessuto di medie e piccole realtà che, assieme, costruiscono una rete preziosa; una capitale del dialogo e del confronto tra i popoli, che, proprio 70 anni fa, vide primi cittadini di tutto il mondo uniti in un appello per la pace grazie all’intuizione del sindaco La Pira e che negli anni ha confermato la sua vocazione internazionale ; infine, una capitale dell’inclusione e dell’attenzione ai più fragili, grazie a quel sistema di servizi capillare e alle tante realtà dedicate alla solidarietà e all’aiuto degli altri che costituiscono per noi un patrimonio inestimabile.
*Sindaca di Firenze